Il canile di Busto Arsizio cambia pelle: “Formazione e cultura perchè l’adozione sia un successo”
Con l'arrivo di un istruttore ed educatore cinofilo la gestione di Apar del canile è diventata più efficiente: "Aumentato il tasso di successo delle adozioni e non esistono cani che non possono stare con gli umani"
Il canile comunale di via Canale a Busto Arsizio sta vivendo una nuova stagione. La realtà continua ad essere gestita da Apar ma da un anno a questa parte ha fatto un importante salto di qualità verso un nuovo modo di essere: non più un luogo di detenzione per cani randagi, pericolosi o abbandonati ma un vero e proprio centro di cultura cinofila.
La rivoluzione di Nello al canile di Busto Arsizio
La novità l’ha portata Nello Giugliano, napoletano di 48 anni, arrivato a Busto Arsizio circa un anno fa con il ruolo di istruttore cinofilo ed educatore cinofilo (a sin. nella foto). In dote ha portato 5 diplomi tecnici e diciotto anni di esperienza anei canili municipali di Roma, Bologna, Livorno, Scarlino: «Periodicamente organizziamo corsi di formazione interna con la squadra di lavoro dell’Apar, formata da molti volontari che hanno un grande cuore ma hanno bisogno di capire alcuni aspetti del rapporto con questi animali. Li aiuto a fare l’analisi del comportamento e le modalità di intervento.
33 adozioni in 8 mesi e solo un flop
Emanuele Chareun, coordinatore del canile e del rifugio Elia, insieme alla coordinatrice operativa Laura Mantegazza, hanno favorito questo cambiamento: «Apar continua a gestire il canile da un annetto con nuova modalità – racconta -. Sono cambiate le prassi operative standard che ora hanno un livello qualitativo igienico sanitario assicurato».
In cosa consiste? Lo spiega Nello: «Abbiamo un protocollo di intervento sul controllo dei cani. Abbiamo costruito una squadra per il recupero comportamentale. Ora possiamo dare una seria seconda opportunità ai cani che finiscono qui, cambiando il loro destino. Da gennaio ad adesso abbiamo concluso 33 adozioni, altre due sono imminenti».
Una seria opportunità anche per cani considerati pericolosi
La parte davvero difficile di questa attività è togliere le etichetti ai cani: «Cani che non erano in grado di stare con gli umani riescono ad essere reinseriti con un bassissimo tasso di fallimento dell’adozione. Quest’anno, per il momento, ne abbiamo registrato solo uno mentre negli anni scorsi si arrivava anche a quattro». Emanuele aggiunge: «Prima avevamo molta esperienza ma poca tecnica ora è diverso».
Adottare un cane al canile di Busto Arsizio
Come funziona l’adozione di un cane? «Prima di tutto aiutiamo chi ha questo desiderio a capire perché lo vuole, poi analizziamo lo stile di vita della famiglia e infine si passa alla selezione. Non c’è più il giro delle gabbie come si faceva una volta. Il cane non ti sceglie. Il nostro obiettivo è superare l’infatuazione e arrivare alla consapevolezza dell’adottante».
Non finisce qui: «Una volta stilata una sorta di scheda decidiamo di presentare 4-5 cani selezionati da noi, che riteniamo possano essere compatibili e solo a questo punto lasciamo la libertà di movimento nella scelta» – prosegue Nello.
L’assistenza post-adozione
Dopo la scelta, infine, c’è una sorta di follow up per monitorare l’esperienza: «Di fanno una serie di incontri qui per capire se vengono capiti i meccanismi dall’adottante. Poi ci sono un paio di incontri in abitazione per vagliare le variabili che si possono presentare. Si fa una prima notte col cane in casa e poi si passa alla decisione e alla firma dei documenti». Infine c’è anche un’assistenza post-adozione nel caso emerga qualche problema in seguito.
L’appello ai proprietari di cani a Busto Arsizio
Emanuele e Nello ci tengono anche a lanciare un messaggio ai proprietari di cani a Busto Arsizio: «Apar fa anche un servizio per i proprietari di cani in città. Chiunque può venire qui col proprio fido per chiedere consigli o farsi aiutare a correggere alcuni comportamenti che non si è in grado di gestire da soli».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.