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Maschere nasali CPAP: cosa sono e per cosa si usano?

CPAP è un acronimo dei termini inglesi Continuous Positive Airway Pressure (in italiano Pressione Positiva Continua delle vie aeree) e con esso si fa riferimento a un trattamento che ha l’obiettivo di supportare la respirazione di un soggetto affetto da determinate problematiche respiratorie

naso

CPAP è un acronimo dei termini inglesi Continuous Positive Airway Pressure (in italiano Pressione Positiva Continua delle vie aeree) e con esso si fa riferimento a un trattamento che ha l’obiettivo di supportare la respirazione di un soggetto affetto da determinate problematiche respiratorie.

Una delle condizioni patologiche più comunemente trattate ricorrendo alla modalità CPAP è la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (popolarmente nota come apnea notturna), ma è corretto precisare che sono diverse altre le patologie che possono richiedere l’utilizzo di dispositivi CPAP.

Questi ultimi sono dei piccoli macchinari che supportano la respirazione e sono composti da un corpo centrale contenente un ventilatore, una maschera nasale CPAP, un tubo flessibile che collega il corpo centrale alla maschera e un umidificatore.

In quali casi si utilizzano i dispositivi CPAP?

Per quanto la terapia con dispositivi CPAP sia generalmente associata all’apnea notturna sono molti altri i casi che richiedono l’utilizzo di tali macchinari. È per esempio il caso della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO, malattia respiratoria che si caratterizza per un’ostruzione irreversibile delle vie aeree), della sindrome obesità-ipoventilazione, delle malattie della regolazione respiratoria centrale, ma anche delle malattie che determinano una pneumopatia restrittiva; è per esempio il caso della SLA e della sclerosi multipla, malattie neurologiche che hanno pesanti ripercussioni sul mantice respiratorio causando un difetto di espansione polmonare.

La terapia CPAP è quindi un presidio di notevolissima importanza e che, in molti casi, accompagna il paziente per molte ore al giorno (nei casi particolarmente gravi il dispositivo deve essere indossato 24 ore al giorno o quasi).

Dispositivi CPAP: l’importanza della maschera

Le maschere per CPAP sono dei dispositivi che permettono di fatto l’erogazione della terapia CPAP ai pazienti affetti da determinate problematiche respiratorie che non possono essere risolte con altre tipologie di cura.

Dal momento che la maschera deve essere indossata diverse ore al giorno (anche di continuo nel peggiore dei casi) è fondamentale scegliere il modello che minimizzi il disagio del paziente.

Ovviamente, a prescindere dal modello scelto è fondamentale che la maschera sia della misura giusta e che venga indossata correttamente, non soltanto perché in caso contrario potrebbero esserci disagi di tipo fisico (per esempio segni sul viso od occhi arrossati), ma anche perché la terapia potrebbe non sortire il massimo beneficio.

L’aderenza della maschera è molto importante e, riguardo a questo punto, la barba potrebbe rappresentare un ostacolo.

È poi fondamentale che la maschera sia anallergica, in particolare latex-free.

Maschere CPAP: quali tipologie esistono?

Esistono vari tipi di maschere CPAP, che vengono fissate al viso del paziente con fasce piuttosto morbide così da non causare fastidi.

Fra le tipologie più utilizzate c’è la maschera nasale, molto pratica ed efficace. Questo modello consente di inviare direttamente l’aria nelle vie nasali. Nel caso di impiego per la terapia dell’apnea notturna, non può essere usata in coloro che tendono a dormire con la bocca aperta.

Un altro modello è la maschera con olive nasali. Come nel caso della maschera nasale, anche questo modello invia il flusso d’aria alle cavità nasali, ma le sue dimensioni sono ridotte e sfrutta due cuscinetti sistemati nella parte più esterna delle narici. È un modello che può risultare più comodo a chi indossa gli occhiali e deve utilizzare la ventilazione durante il giorno. Può rappresentare anche un’ottima soluzione per coloro che dormono in modo “agitato”.

Un’altra possibilità è rappresentata dalle maschere oronasali; sono modelli più ingombranti dei precedenti, ma sono quelle che hanno la maggiore efficacia nei casi di pazienti che hanno difficoltà nella respirazione nasale e tendono a dormire con la bocca aperta.

Pubblicato il 21 Novembre 2023
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