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Le imprese del volo nelle opere del pittore Allan O’Mill

Come ha scritto un critico d'arte esaminando i quadri del pittore argentino: "Gli aeroplani sembrano vivi e perfettamente funzionanti”. Un racconto artistico di una storia che la provincia di Varese ha contribuito a scrivere (e lo sta facendo ancora)

Le imprese del cielo nelle opere del pittore Allan O’Mill

Le celebrazioni e le tante iniziative per ricordare i 100 anni dell’Aeronautica Militare (A.M.), hanno riscosso un grande successo di pubblico in tutta la Penisola e stanno ora per concludersi. È importante evidenziare quanto affermato dal Capo di Stato Maggiore dell’A.M. Gen. S.A. Luca Goretti: “Da 100 anni i velivoli della Regia Aeronautica prima e dell’Aeronautica Militare poi, solcano i cieli di tutto il mondo. Aeroplani di ogni specialità, dalle caratteristiche e soluzioni tecnologiche sempre all’avanguardia, pilotati da strepitosi uomini e donne che hanno portato il loro contributo a tinte forti, a volte tragiche, nell’appassionante trama del progresso aeronautico e spaziale…”.

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Un storia, questa, che la provincia di Varese ha contribuito a scrivere (e lo sta facendo ancora) con gli aeroplani, gli elicotteri e gli equipaggiamenti progettati e realizzati dalle aziende aeronautiche e dell’indotto presenti sul suo territorio, ma anche attraverso gli aeroporti e i depositi militari che si sono insediati fin dalla nascita di questa Forza Armata. Molte sono state le iniziative, i convegni e le mostre in provincia (su tutte quelle organizzate a Varese e Gallarate dalle locali sezioni dell’Associazione Arma Aeronautica) per celebrare questo 100° anniversario, eventi che sono serviti a rinsaldare e cementare quel rapporto tra la gente e l’A.M.: “con la gente, tra la gente, per la gente”.

In questo contesto, è interessante e significativo dare anche un contributo artistico a questo anniversario dell’A.M., attraverso le immagini dei quadri realizzati dal pittore Allan O’Mill, opere in grado di far rivivere alcuni momenti salienti ed entusiasmanti di questa storia aviatoria che si intreccia molto spesso con quella delle aziende aeronautiche della nostra Provincia. Di origine argentina Allan O’Mill, classe 1946, pilota per oltre vent’anni (prima militare e successivamente presso varie compagnie aeree), dalla fine degli anni ’80 ha iniziato la sua attività di pittore nella quale ha trasferito tutta la sua passone per il volo e il mondo dell’aviazione. Dal 1991 si è stabilito in Italia riuscendo, in pochi anni, a divenire uno dei più affermati e noti pittori aeronautici (aeropittori) a livello internazionale. Le sue tele sono apprezzate anche all’estero, esposte nei più importanti musei aeronautici e collezioni private.

Gli “aeropittori”, artisti della Provincia con le ali

Proprio dalle sue “aeropitture”, molte riprodotte su pregevoli stampe, prendono forma alcune delle imprese e degli aeroplani che hanno scritto pagine di storia prima della Regia Aeronautica e poi dell’Aeronautica Militare. Dopo la costituzione della Regia Aeronautica come Forza Armata autonoma, il 28 marzo del 1923, lo sviluppo dell’aviazione conosce in Italia un nuovo impulso: l’aeroplano incarna perfettamente il modello di modernità, eroismo, capacità di imprese assolute, ed ecco che nel 1925,

Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli, volano per 55.000 chilometri da Sesto Calende a Melbourne, a Tokio e poi a Roma con il 2 di 9 piccolo idrovolante Savoia Marchetti S.16 battezzato “Gennariello”. Sarà poi il monoplano Savoia Marchetti S.64 nel 1928 a collegare, senza scalo, l’Italia al Brasile condotto dai piloti Ferrarin e Del Prete dopo aver coperto quasi 7.500 chilometri in 44 ore e 9 minuti a una velocità media di 168 chilometri orari. Poi le due crociere atlantiche del generale Italo Balbo (1930-31 e 1933), il primato mondiale di velocità per idrovolanti stabilito il 9 ottobre del 1934 sulle acque del lago di Garda dall’idrocorsa Macchi-Castoldi C.72 con oltre 709 chilometri orari (record a tutt’oggi imbattuto) e nel 1938 il primato di altezza stabilito dal ten. Col. Pezzi a bordo di un Caproni Ca.161bis con oltre 17.000 metri.

Sempre nel 1938 il raid di tre trimotori Savoia Marchetti S.79 battezzati “Sorci Verdi”, per via di tre scanzonati sorcini verdi dipinti sulla fusoliera, che collegano l’Italia al Brasile volando ad una media di 420 chilometri orari gli oltre 4.000 chilometri che separano i due Paesi (dopo un breve scalo tecnico sull’isola del Sale). Un dato significativo di quegli anni, è che la Regia Aeronautica detiene ben 33 degli 84 messi in palio dalla Federazione Aeronautica Internazionale.

Delle azioni che hanno visto protagonisti aerei e reparti della Regia Aeronautica durante il Secondo Conflitto Mondiale, Allan O’Mill di ci regala due pitture che mostrano un siluramento effettuato da trimotori Savoia Marchetti S.79 alla flotta nemica e un combattimento aereo tra un caccia Aer.Macchi C.202 e una formazione di bombardieri alleati. L’attività bellica dell’Aviazione Italiana continua fino all’8 maggio del 1945 e termina con la resa incondizionata della Germania, lasciando sul campo migliaia di morti e dispersi. Con questo pesante tributo di vite e con i reparti falcidiati da una guerra durata 59 mesi, nel 1946 la Regia Aeronautica lascia il posto all’Aeronautica Militare che affronta il dopoguerra e i problemi della riorganizzazione. Ancora Allan O’Mill ci mostra alcuni dei velivoli simbolo della rinascita di questa Forza Aerea: il Fiat G.91 (vincitore del concorso NATO per una caccia tattico leggero europeo capace di operare da superfici semi preparate) e l’Aermacchi MB-339 (un velivolo d’addestramento e attacco leggero in dotazione anche dal 1981 presso la Pattuglia Acrobatica Nazionale meglio nota come 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”).

Non poteva mancare il caccia da superiorità aerea Eurofighter F- 2000 “Typhoon” e l’addestratore a getto Aermacchi (ora Leonardo Velivoli) M-346 “Master” di cui Allan O’Mill ha voluto dipingere il primo prototipo. Come ha scritto un critico d’arte esaminando i quadri di questo bravo pittore argentino: “… gli aeroplani sembrano vivi e perfettamente funzionanti” frutto "di una scrupolosa preparazione di base che non lascia nulla al caso e all’inventiva … tutto è valutato con abile regia lasciando spazio all’immaginazione dell’osservatore in un corretto equilibrio di forme e contenuto che fanno di O’Mill un valido artista, un aeropittore del nostro tempo. Per la cronaca Allan O’Mill è dal 1998 pittore ufficiale della Marina Militare, le sue navi trovano anche in questo campo molti estimatori… ma questa è un’altra storia.

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Pubblicato il 16 Dicembre 2023
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