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Pagelle Pro Patria: Vaghi protagonista, Pitou gioiello, Moretti golem

La Pro Patria cambia modulo e con un rinnovato "spirito di rivalsa" vince contro la Giana Erminio. I voti dei tigrotti sono tutti sopra la sufficienza, a partire dall'attacco

le foto di Pro Patria - Atalanta Under 23 (foto di Roberta Corradin)

Le pagelle di Giana Erminio – Pro Patria (1-2).

A Gorgonzola i tigrotti bianco-blu inaugurano al meglio il 2024 e il girone di ritorno vendicando la sconfitta dell’esordio con lo stesso risultato, questa volte a parti inverse. I padroni di casa controllano il gioco ad inizio partita e nel finale lo forzano, i bustocchi colpiscono nel cuore della partita, imponendosi sulla squadra rivelazione del match.

ROVIDA 6,5 – In una partita complessivamente pulita e attenta, corredata da una bella doppia-parata su punizione e ribattuta (Fumagalli-Lamesta), il portiere compie un solo (mezzo) passo falso con un’uscita insicura su cross proveniente dalla destra: sarà graziato da Fall, che di testa timbra la traversa a portiere battuto. Rovida ripagherà il debito con gli del calcio dieci minuti più tardi al 85′, quando sarà spiazzato dal tiro dal dischetto di Fumagalli. Nobile, un Lannister paga sempre i suoi debiti.

MORETTI 7 – Scende in campo più puntuale e costante della proiezione di Una Poltrone per Due la notte della Vigilia di Natale. Per lui sono 20 presenze in altrettante partite. A Gorgonzola fa di tutto, dal 1vs1 contro Fumagalli all’immolarsi sulle traiettorie dei tiri della Martesana. Ma niente scalfisce il “gigante d’argilla forte e ubbidiente” della Pro Patria. Un vero e proprio Golem.

LOMBARDONI 6,5 – Volenteroso e scrupoloso nel difendere ad ogni costo la porta di Rovida, soprattutto nella prima mezz’ora, fino gol di Pitou, quando la Giana prova invano a schiacciare la Pro Patria nella metà campo tigrotta. Le palle giocate dei padroni di casa negli ultimi due terzi di campo sono tante, i rischi praticamente zero. Ma anche Achille ha un tallone debole e lui sarà costretto ad abbandonare la battaglia prima del tempo per un problema al flessore.

dal 43′ SAPORETTI 6,5 – Entra in campo a 2 mesi di distanza dall’ultima partita (11 novembre a Vicenda) ma soprattutto “a freddo” (a tal punto da completare il riscaldamento nell’intervallo), porta subito entusiasmo nella voglia di difendere la porta. Se è vero che dopo il gol di Pitou la Giana cala visibilmente per tutta la fase centrale della partita, nell’incandescente finale il suo apporto è indispensabile e più di una volta si fa sentire e apprezzare tra respinte e spazzate. Data l’età (classe 1996) potrebbe essersi ricordato dallo spot del Caldo-Caldo / Freddo-Freddo che andava sempre in onda in tv quando era un bambino. Emulo.

VAGHI 6,5 – Prima diligente braccetto della difesa, poi esterno di contenimento sulla fascia. Al 57′ insacca la vitale rete del 2 a 0 (prima rete tra i professionisti), poi causa il rigore su Fumagalli, che costringe la squadra a vivere 5′ di minuti più recupero di pura passione. Jolly, e, per una volta, anche assoluto protagonista Nel Bene e nel male. Non giocava titolare dal 28 ottobre a Vercelli, evidentemente voleva tornare in grande stile.

Anno nuovo, Pro Patria nuova: cambio modulo e vittoria sulla Giana

SOMMA 6 – Partita di gran sacrificio su e giù per la fascia, nei primi minuti mostra una certa propensione ad attaccare, ritrovandosi anche in fuorigioco. Poi la Giana prende controllo della sfera e del campo e l’ex Doria deve aiutare la difesa e supportare una mediana “più snella” del solito, anche considerato il pesante cartellino giallo che pesa fin da subito su Mallamo e le scorribande forsennate di Groppelli.

dal 63′ NICCO 6 – Nei 30′ a  sua disposizione torna a indossare le vesti del “paladino”, del giocatore tecnico che non si sottrae alla battaglia per la causa comune, senza paura di sporcarsi il bianco mantello. Quando la Giana si sbilancia tutta in avanti il #10 ha comunque occasione per mostrare la sua classe allestendo un paio di contropiedi gestiti in complicità con Stanzani.

MALLAMO 6+ – Accanto a Bertoni aveva mostrato di essere un centrocampista di qualità, con una certa predilezione per gli inserimenti, accanto a Fietta, nel nuovo assetto col centrocampo a 2, si rivela molto più pratico entrando fin da subito in modalità “diga di contenimento”. Anche a costo di disputare 60 minuti da ammonito. Battagliero.

dal 78′ FERRI SV

FIETTA 6,5 – Al netto di una sola – ma velenosa – palla persa a metà campo, sventata dal resto della  squadra con una “corsa di rientro”, la partita del capitano è da assoluto centro di gravità, permanente. Occupa la posizione nevralgica del campo  con tantissima personalità, riuscendo ad annullare lo pseudo-rombo della Giana, che giocava con un ibrido tra il 352 e un 4312 (Groppelli e Previtali da terzini e shift di Franzoni sulla trequarti una volta avviato il palleggio a cavallo del terzo di rifinitura). Diga al quadrato.

NDRECKA 6,5 – Uno dei giocatori che maggiormente beneficia del cambio modulo. La nuova posizione di Pitou nel 3421 permette di “stringere” le maglie della Martesana e al tempo stesso dà più riferimenti all’esterno italo-albanese di Desenzano del Garda. I due parlano la stessa lingua, evidentemente quella del calcio, e si vede: sono tante le combinazioni sulla catena mancina dopo la metà campo, con il francese diverse al tiro al limite dell’area. E il merito è buona parte della spinta del #3.

Calcio, Serie C: Giana Erminio – Pro Patria in diretta

STANZANI 7 – Assist al bacio per Vaghi in occasione del 2 a 0 e “spizzata” fondamentale che permette di trasformare una “seconda palla” nell’azione che sblocca la partita per mano, anzi piede, di Pitou. Anche se col passaggio sulla trequarti il goleador della Pro Patria arretra di diversi metri, lui ci mette sempre lo zampino, questa volta da burattinaio. Ci si chiedeva se in fase di non possesso avrebbe difeso da mezzala, invece è quasi sempre rimasto in linea con Pitou, almeno fino a quando la squadra nel finale è ritornato al 352 e allora il #7 ha avuto la possibilità di avanzare nuovamente, ricavandosi così opportunità al tiro grazie alle connessioni col subentrato Nicco.

PITOU 7,5 – Anno nuovo, modulo nuovo e capigliatura nuova. Il risultato: tanta corsa, tanti tiri (è il giocatore della Pro Patria con più occasioni tra i piedi) e un gol stupendo, un pallonetto morbido che si alza e scavalca Zacchi. Con ogni probabilità si tratta del gol tigrotto più bello della stagione in corso e forse lo sarà di tutto il 2024 bustocco. Lo abbiamo già scritto: è un trequartista e da trequartista dà il meglio di sé. A Gorgonzola interpreta il ruolo senza pestarsi ai piedi con l’irrinunciabile Stanzani e migliorando l’intesa con Ndrecka. Insomma, tutti ne sono usciti vincenti. Anche se, come dice mister Colombo, “una partita non fa testo”.

dal 63′ CITTERIO 6 – Grazie alla sua duttilità si ritaglia un nuovo, interessate, ruolo: il primo – forse l’unico insieme a Ghioldi – cambio sulla trequarti, seppur con caratteristiche differenti (il comasco è un giocatore maggiormente di gamba e di inserimento). Ben presto scala a mezzala nel centrocampo a tre per difendere il risultato e lottare dietro la linea del pallone.

CASTELLI 6,5 – Alla vigilia si sarebbe potuto pensare a una delle “sue” partite, da letale cobra dell’area di rigore rifornito sia da Stanzani che da Pitou. E invece la sua partita rimane da #9 d’altri tempi, da boa che battaglia spalla alla porta in supporto alla squadra, quella che tanto piace ad Antonio Conte. Nonostante tutto, confezionata un pregiato e prezioso assist “di prima” per Pitou e una bella occasione al tiro spalla alla porta respinta coi guantoni da Zacchi. In partita.

dal 78′ PARKER 6 -Entra e porta a termine quanto iniziato da Castelli, trovando tuttavia, su imbeccata di Ndrecka, l’occasione per chiudere la partita e lasciare definitivamente alla spalle l’infecondo 2023. Zacchi “a tu per tu” gli dice di no.

COLOMBO 7 – Quarta vittoria in esterna, la più bella della Pro Pro Patria per l’intensità mostrata in campo, per la voglia di attaccare con consapevolezza la porta avversaria e di difendere con le unghie e i denti l’area tigrotta, anche quando la Giana porta in lunetta 6 uomini per il tutto per tutto. Aveva chiesto “spirito di rivalsa” e preannunciato il cambio modulo. I suoi hanno dato risposte importanti su entrambi i fronti. Ma una vittoria non fa primavera, e lui giustamente mantiene il basso profilo.

Colombo: “L’atteggiamento ha fatto più differenza più del cambio modulo”

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 07 Gennaio 2024
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