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Aria ancora tesa alla cargo city di Malpensa. Mle: “Cinquanta dipendenti assenti”

Martedì era stato raggiunto un accordo per far terminare lo sciopero. L'azienda però lamenta assenze e difficoltà a gestire le spedizioni

Malpensa - Cargo city

La situazione alla cargo city di Malpensa «non vede ancora un ritorno alla normalità», con cinquanta assenze tra gli operai che si sono messi in malattia: lo denuncia Malpensa Logistica Europa, la società interessata nei giorni scorsi dallo sciopero a oltranza portato avanti dagli operai con il sostegno del sindacato di base.

Martedì pomeriggio – grazie alla mediazione del Prefetto di Varese – si era arrivati ad un accordo per sbloccare la situazione, dopo cinque giorni di astensione dal lavoro. Ma dopo due giorni da quell’accordo la società «desidera fornire un aggiornamento sulla situazione attuale, che, contrariamente a quanto riportato, non vede ancora un ritorno alla normalità».

«La situazione dal punto di vista operativo rimane fortemente critica in quanto si registra un numero di assenze tra i dipendenti superiore alle cinquanta unità. Sulla base delle informazioni e delle circostanze che è stato possibile verificare, queste assenze, ufficialmente giustificate come malattie brevi, appaiono con tutta evidenza essere pretesti non legittimi, e di fatto un’estensione illecita delle azioni di protesta».

La posizione dell’azienda è dura: «Questo comportamento non solo contravviene agli accordi stipulati martedì scorso, 13 febbraio, ma da un lato mina la fiducia e il rispetto reciproco che rappresentano elementi fondamentali di corrette relazioni sindacali per lo svolgimento dell’attività lavorativa e per la prosecuzione del processo di dialogo in essere, dall’altro rappresentano una grave problematica per la movimentazione delle merci, all’interno della quale rientrano beni di assoluta importanza e urgenza come forniture mediche e farmaceutici, organi per trapianti, animali vivi, servizio postale, oltre a prodotti alimentari con scadenze ravvicinate e nel perimetro dei servizi pubblici essenziali».

sciopero cargo city malpensa
Un momento della protesta tra venerdì 9 e martedì 13 febbraio 2024

Malpensa Logistica Europa ha invitato tutti i dipendenti al rientro al lavoro «nel rispetto sia delle regole sia dei colleghi che fino a oggi, con apprezzata correttezza, non si sono assentati». La società annuncia che «ricorrerà contro il comportamento illecito delle organizzazioni sindacali autonome coinvolte e metterà in atto le iniziative opportune a interrompere tale azione».

Un passaggio significativo, anche perché l’accordo di martedì era stato raggiunto anche sul passo indietro della società rispetto alle contestazioni disciplinari. È chiaro che però ora c’è un’altra fase e l’accordo rischia di saltare.

«La società è a conoscenza delle richieste avanzate dai propri lavoratori e conferma il proprio impegno a discutere tali tematiche nel tavolo convocato per domani, venerdì 16 febbraio, presso la sede Enac di Malpensa, con l’obiettivo di trovare soluzioni eque e sostenibili per tutte le parti coinvolte nell’interesse comune del presente e del futuro dell’azienda. Consapevole del ruolo strategico nella movimentazione delle merci, Malpensa Logistica Europa si è già attivata per inserire nuovo personale al fine di garantire comunque la continuità operativa».

Va ricordato che Malpensa è il principale scalo per le merci per via aerea in Italia. MLE-Bcube è uno dei principali operatori.
Nella giornata di venerdì 16 febbraio è previsto un nuovo incontro all’Enac per fare il punto, come definito nell’accordo martedì.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 15 Febbraio 2024
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