Parte il nuovo servizio Donazione Sangue con Croce Rossa Italiana-Comitato di Gallarate al Centro Trasfusionale dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. Grazie a una convenzione firmata con ASST Valle Olona oggi è possibile diventare donatori di sangue per CRI.

Dice la presidente del Comitato CRI di Gallarate Monica Trotta: «Perché donare? Ritengo la donazione un grande atto di altruismo. Spesso i nostri volontari si trovano a soccorrere in incidenti stradali, spesso i nostri volontari intervengono e rispondono a crisi ed emergenze legate alle calamità naturali e spesso i nostri volontari sono al fianco di chi per malattia lotta per la vita…in molte di queste situazioni ci si rende conto che una trasfusione può fare la differenza e noi vogliamo contribuire per essere la differenza. Donare il sangue significa donare un’opportunità di vita in più. Donare il sangue significa prendersi cura degli altri e Croce Rossa vuole promuovere questo nobile gesto. La pandemia ci ha insegnato che solo la cura degli altri portata avanti con spirito di unità fa la differenza e che solo l’unità di intenti fa superare le difficoltà».

Il Comitato CRI di Gallarate è il primo della provincia di Varese ad offrire questo tipo di attività di volontariato. Referente è la volontaria Francesca Donà; coadiuvata dalle volontarie Maria Angela Toaldo e Cristina Barcaro nelle attività di segreteria.

«L’obiettivo è arrivare a cento donazioni entro l’anno, oggi sono una quindicina». continua Trotta.

Il Comitato di Gallarate è il primo ad attivare la donazione di sangue in ambito CRI in provincia di Varese: «Si è messa una pietra su cui si riuscirà a costruire molto» dice Marco Fondello, delegato salute del Comitato Regionale.
«Nel solco dell’unità sono sicuro che tutti i volontari potranno appoggiarsi al Comitato di Gallarate per il gruppo donatori, magari poi Gallarate darà un aiuto a qualche altro Comitato per attivare un gruppo».

Un po’ di storia

Questo progetto parte da lontano e dal desiderio di un volontario: «Voglio ringraziare l’ex volontario Alberto Ferrero — continua la presidente Trotta – primo referente donatori sangue di Gallarate perché ha creduto in un sogno diventato oggi realtà. Quando ci siamo insediati nel 2020 abbiamo preso a cuore questa attività presente nel nostro Comitato. In tutti questi anni Alberto ha lavorato per creare un gruppo di Volontari che portassero avanti questo nobile gesto. Sembrava impossibile raggiungere il risultato di oggi ma lui ha continuato a crederci trasmettendo anche a me il suo entusiasmo e anche se oggi non è più nostro volontario è doveroso per me ricordarlo».

Come e dove donare con Croce Rossa Gallarate

La prima visita di reclutamento dei potenziali donatori viene eseguita dal Dott. Alberto Mainini, direttore sanitario e Vice presidente del Comitato. Le donazioni si fanno il mercoledì e il venerdì presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Gallarate. È possibile donare il plasma e il sangue intero: in entrambi i giorni plasma alle 9.15 e sangue intero 8, 8.10, 8.20

La donazione può essere fatta da tutti: volontari e dipendenti CRl e cittadini. Il nostro primo obiettivo è quello di coinvolgere100 donatori. Per informazioni è possibile inviare una email a donatori.sangue@crigallarate.org.

La donazione e la promozione della salute

Il servizio di donazione si connette con una delle missioni di Croce Rossa, la promozione della salute. «Non è da sottovalutare che attraverso la donazione si ha anche l’occasione di tenere sotto controllo la propria salute, essendo previsto un prelievo di verifica prima di ogni donazione» aggiunge Cristina Barcaro, una delle volontarie coinvolte.

Complementare è la promozione di corretti stili di vita per i donatori, richiama anche Renata Pangrazio, volontaria di Palazzolo sull’Oglio (Brescia), storico esempio della donazione di sangue di Croce Rossa, attivo da decenni.

Aspetti collaterali, rispetto al vero grande obiettivo: contribuire alla donazione di sangue per il bene di tutti. «8500 sacche al giorno sono il fabbisogno solo per gli interventi, senza contare quelle per malattie come leucemie e talassemia», riepiloga ancora Pangrazio.