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Dal 18 aprile partirà la nuova sperimentazione delle rotte di decollo da Malpensa

Sono previste due nuove modalità di ripartizione, per ridurre la quota di popolazione esposta al rumore intenso da 16mila a 13mila persone

rotte decollo malpensa

Dal 18 aprile 2024 all’aeroporto di Milano Malpensa verrà avviata la sperimentazione di nuove Sid, le rotte di decollo preimpostate e guidate dagli strumenti, studiate attraverso modelli matematici  per ridurre l’impatto acustico a terra.

Nuove rotte definite dopo un lungo lavoro di mediazione e studio tecnico, che ha coinvolto autorità aeroportuali e anche i nove Comuni del Cuv, paesi e cittadine del Varesotto più immediatamente a ridosso dello scalo. Il via libera definitivo è arrivato giovedì 22 febbraio.

«Con il tempo i vari interventi fatti hanno già consentito di mantenere nei limiti accettabili l’impatto del rumore, nonostante l’aeroporto di Malpensa sia tornato a volumi significativi» premette Stefano Bellaria, il sindaco di Somma Lombardo, la cittadina appena a Nord della testata delle piste di decollo, verso Nord .

«Tutto nasce dall’accordo del febbraio 2023, con cui avevamo condiviso una serie di step». Di fatto l’applicazione delle nuove rotte sarà il primo passaggio ad essere attuato, perché invece sugli altri punti si sta ancora lavorando: «Sulle green charge che premino le compagnie con velivoli meno rumorosi si sta proseguendo occorrerà ancora tutto il 2024.
Mentre con la nuova zona zonizzazione acustica si potrà arrivare a sanzionare chi non rispetta le regole». È previsto poi anche il divieto ad alcune tipologie di notte.

Al di là degli altri strumenti d’intervento, per ora si discute della “classica” ripartizione dei decolli. Tema spinoso, perché finisce a contrapporre pezzi di territorio: se non si sorvola un abitato si finisce a sorvolarne un altro, in un territorio ad alta densità di paesi (il Varesotto, ma anche il Novarese verso il Ticino, a Ovest dell’aeroporto).

E quindi, come si interviene?
«Nei decolli verso Nord [previsti per tutto il giorno e non nel cuore della notte, ndr] si interverrà sia sulla pista destra che sinistra: sulla 35R, la pista destra, è prevista una rotta con virata più a Nord – con passaggio tra Arsago e Casorate  ma con rateo di salita maggiore e quindi con il passaggio dell’aereo più alto, con meno impatto» spiega ancora Bellaria.

«Sulla 35L si proverà a non volare sulla rotta 318 e si faranno due sperimentazioni: per una decina di giorni si proverà la ripartizione sulle rotte 308 e 303» (quest’ultima corrisponde a rotta 305 con vecchia misurazione, dopo che è stata rivisto di due gradi l’orientamento geografico della pista). Le due rotte sono quelle che “escono” da Malpensa in virata più verso Ovest.
«Poi ci si concentrerà spostamento dalla 318 alla 308: le analisi matematiche ci dicono che dovrebbe consentire una riduzione significativa della popolazione esposta».

Quest’ultima soluzione dovrebbe consentire di ridurre la quota di popolazione esposta al rumore intenso da 16486 a 13347 persone totale, con una riduzione su Casorate Sempione e Somma Lombardo a nord e su Turbigo e Castano Primo a sud. Mentre la prima soluzione sperimentale che sarà adottata amplierebbe l’impatto positivo anche ad Arsago Seprio.

Per verificare l’impatto è prevista anche «l’installazione di due nuove centraline di misurazione, una a Coarezza e una nel Novarese», verso Oleggio.

La sperimentazione avrà una durata massima di 6 mesi.

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Pubblicato il 23 Febbraio 2024
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