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Case occupate, “in carcere chi entra negli alloggi altrui”

Andrea Pellicini sta seguendo in Commissione Giustizia il disegno di legge 'Sicurezza', che prevede pene più gravi e procedure più veloci per liberare gli appartamenti

case popolari

«Affrontiamo l’odioso fenomeno delle occupazioni abusive». Lo dice Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Giustizia alla Camera.

Il punto della questione è il nuovo disegno di legge che punta ad affrontare anche questo tema, dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Il fenomeno è quantomai ampio, in Italia, e connesso alla emergenza abitativa, soprattutto nelle grandi città: nei mesi scorsi si è parlato di 50mila alloggi occupati in Italia. Quasi 7mila gli alloggi pubblici a Roma oltre a un centinaio pubblici. Un centinaio a Catania, 3mila a Palermo, 200 a Genova, 600 – tra case comunali e dell’Aler – a Milano. Fenomeno articolato, tra famiglie fragili, italiane e straniere, incapaci di affrontare l’aumento degli affitti nelle grandi città, stranieri senza legami, interessi del crimine organizzato, occupazioni a carattere politico (dai collettivi anarchici a Casa Pound).

«È iniziata oggi la discussione in Commissione Giustizia del disegno di legge ‘Sicurezza‘ che, tra le diverse materie affrontate, punisce con la reclusione da due a sette anni chi occupa arbitrariamente gli immobili altrui» dice Pellicini. «Il provvedimento prevede altresì una procedura d’urgenza ad iniziativa del pubblico ministero per il rilascio della proprietà e la reintegrazione nel possesso di colui che ne ha diritto. Sarà il giudice, con decreto motivato, a disporre la liberazione dell’immobile occupato».

«Affrontiamo finalmente con decisione e con uno strumento adeguato l’odioso fenomeno dell’occupazione delle case altrui, fenomeno di una violenza inaudita realizzata spesso ai danni di persone fragili e anziani».

Pubblicato il 27 Febbraio 2024
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