In 186 per il maxi-pranzo di famiglia. I Forasacco di Gazzo Padovano si ritrovano a Busto Arsizio dopo 10 anni
Sono i rami che discendono da un antenato comune, Andrea, nato il 23 aprile 1809 a Gazzo Padovano. Quelli di Busto sono quasi tutti a Madonna Regina ma domenica sono arrivati dal Piemonte e dal Veneto: "E ne mancano ancora tanti"
A Busto Arsizio c’è un quartiere ad alto tasso di immigrazione veneta, quasi tutti hanno lo stesso cognome, Forasacco, e provengono tutti dallo stesso paese, Gazzo Padovano, nel mezzo della pianura veneta tra Vicenza e Padova. Questa famiglia ha iniziato ad arrivare a Busto Arsizio e a stabilirsi nel quartiere di Madonna Regina nei primissimi anni ’50 ma altri rami si sono spostati in Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Francia (nella zona della Borgogna) e in Venezuela.
I Forasacco si riuniscono dal 1984 ogni 4 o 5 anni per celebrare il loro antenato comune, Andrea Forasacco nato il 23 aprile 1809. L’idea è di Dino Forasacco che ha ricostruito, insieme ad altri parenti, l’albero genealogico di questa numerosissima famiglia e ha organizzato il primo raduno in cui erano più di 300.
Quest’anno la maxi-riunione di famiglia si è svolta a Busto Arsizio, una delle comunità più numerose e unite: «Tra gli anni ’50 e ’60 ci siamo stabiliti nel quartiere di Madonna Regina dove, uno dopo l’altro, sono arrivati genitori, zii, fratelli delle varie famiglie – racconta Tarcisio -. Inizialmente vivevamo nelle cascine di questa zona e poi, col passare degli anni, abbiamo costruito le nostre case. Mio padre era venuto qui col carretto». La maggior parte di loro veniva da condizioni di povertà, in Veneto erano mezzadri o comunque contadini.
Oggi sono tutti vestiti a festa per questo evento molto sentito. Sono organizzatissimi, quelli del Veneto sono arrivati in autobus e prima si sono fermati al cimitero per portare un saluto ai cari che non ci sono più; un gruppetto che si è stabilito a Somma Lombardo è arrivata in moto, altri con i pulmini.
La giornata di festa inizia con un rinfresco preparato dal ramo bustese nel salone parrocchiale, qui vengono anche distribuiti i vari cartellini colorati con i nomi, poi c’è la messa e infine c’è il pranzo che quest’anno si svolge in un grande ristorante di Inveruno: «Siamo in 186 quest’anno. Mancano alcuni parenti dalla Francia e dal Friuli che non sono riusciti ad essere presenti» – raccontano.
Durante il pranzo, come da tradizione, si consegnano dei premi al più anziano, alla coppia più longeva e al più giovane dei Forasacco. A queste grandi riunioni di famiglia partecipano tutte le generazioni e anche i giovani sono felici di far parte di questo momento atteso per cinque anni: «Solo una volta abbiamo dovuto rinunciare, nel 2020 per la pandemia. Erano 10 anni che non ci vedevamo».
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