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La “posa della prima pietra” per la nuova scuola Arnate-Madonna in Campagna

È uno dei due poli scolastici unici che accorperanno le scuole di quattro quartieri diversi, usando fondi europei e da Pnrr

gallarate generico

Il sindaco Andrea Cassani ha anche indossato il caschetto ed è salito a bordo di un escavatore, per la prima “palata” di terra, nel prato che diventerà sede della nuova scuola unica dei quartieri Arnate-Madonna in Campagna.

Un investimento da oltre 5 milioni di euro, da bando Pnrr (che ha erogato fondi anche per la ricostruzione delle scuole di Somma, cantiere già partito). La nuova scuola «sarà destinata a 225 alunni, per una superficie di 2162 metri quadrati». Sarà il polo unico per tutti i due quartieri Sud della città, Madonna in Campagna, con una opera di concentrazione dell’offerta scolastica che è stata perseguita anche nell’altro grande progetto scolastico, il polo unico Cajello-Cascinetta, in quel caso collocato in posizione baricentrica rispetto ai due quartieri della periferia Nord della città.

«Dopo 50 anni daremo finalmente una scuola nuova»  ha detto il sindaco Cassani. L’edificio infatti accorperà le scuole medie dei due quartieri, nel nuovo edificio che sta nei confini di Madonna in Campagna, ma a ridosso della zona residenziale più periferica di Arnate.

Generico 13 Mar 2023

Quello di Arnate-Madonna in Campagna è come detto uno dei due poli. L’altro edificio unico è quello previsto a Cajello-Cascinetta, che è previsto in via Curtatone. Quest’ultimo intervento è tra l’altro contestato da una petizione avviata dal Comitato Alberi di Gallarate, che critica il progetto dal punto di vista sociale e dell’impatto ambientale, essendo realizzata su suolo fertile, al posto di un boschetto suburbano (va ricordato che le risorse derivano da un bando regionale con fondi europei, che ha valutato il progetto nel suo complesso).

Non si tratta degli unici interventi di accorpamento su nuove strutture “unificate” realizzate su suolo fertile: anche a Carnago il nuovo polo unico per l’infanzia è edificato su un’area che era un campo da calcio, sempre con fondi da bandi.
Anche a Carnago la disponibilità di fondi è stata associata alla necessità di ridurre il numero delle strutture in virtù della crisi demografica che ha ridotto il numero di bambini.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 21 Maggio 2024
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