“Mai collaudato il parchetto di via Alpi a Cardano”. E il Comune non può curarlo
La denuncia viene dai consiglieri di minoranza Massimo Poliseno e Paola Torno, che segnalano l'incuria che è derivata ma anche i potenziali rischi
Un’area verde abbandonata, segnalata dai cittadini dopo che l’erba alta l’ha resa inaccessibile. E una scoperta: quel parchetto di quartiere non è mai stato collaudato e quindi mai preso in carico dal Comune.
L’area è quella di via Alpi, a Cardano al Campo, e la segnalazione viene dai consiglieri di opposizione Massimo Poliseno e Paola Torno.
La fine del cantiere in zona risale ormai a qualche anno fa, ma la questione è ancora da risolvere. E l’assenza di collaudo può avere conseguenze in caso di problemi, denunciano i consiglieri di minoranza: «Troviamo irresponsabile che, in mancanza di collaudo, da anni venga comunque consentito l’accesso ai cittadini a queste opere. Tanto più quando si tratta, come in questo caso, di un’area con giochi utilizzati da bambini».
Di seguito il comunicato integrale:
Le segnalazioni dei cittadini sono importantissime per chi amministra una città perché consentono di portare alla luce situazioni problematiche che è dovere di chi è chiamato ad amministrare fare di tutto per risolvere. Nel caso di via Alpi la cittadinanza ha certamente fatto la sua parte, lamentando quella che è una situazione di grave incuria. Ad essere mancata finora però è, invece, la parte di competenza dell’amministrazione: ossia l’ascolto delle istanze dei cittadini e l’impegno per risolvere il problema al fianco degli Uffici comunali.
Le segnalazioni di cittadini della zona, circa la mancata manutenzione del verde pubblico in via Alpi, ci hanno spinto ad approfondire il problema. Siamo allora dapprima andati a vedere con i nostri occhi la situazione, rilevando un reale stato di incuria e abbandono a sé stessa dell’area con panchine sulle quali ormai è impossibile sedersi, essendo quasi completamente inghiottite dall’erba alta.
Successivamente abbiamo effettuato degli accessi presso gli uffici comunali per comprendere le ragioni di questa situazione, scoprendo che la manutenzione del verde non viene effettuata poiché le opere non sono state ancora prese in carico dal Comune, mancando il collaudo delle stesse.In sostanza, cercando di spiegare in parole semplici una situazione complessa, anni fa è stato concesso il permesso di costruire abitazioni private nella zona di via alpi/via degli appennini con impegno però a carico della ditta di costruire anche tutta una serie di opere pubbliche come il percorso ciclabile e il parco giochi per bambini. Queste opere prima di poter essere prese in carico dal Comune e diventare così effettivamente un bene pubblico fruibile per i cittadini necessitano di essere collaudate per verificare che il costruttore abbia effettivamente realizzato quanto richiesto e lo abbia fatto rispettando quanto concordato in sede contrattuale dal punto di vista delle dimensioni, della quantità, della forma, dei materiali utilizzati e soprattutto della qualità.
Il collaudo, quindi, è sì una forma di garanzia per il Comune, che in caso riscontri difformità può obbligare l’impresa a porvi rimedio, ma è anche e soprattutto una garanzia per la sicurezza dei cittadini.Troviamo irresponsabile che, in mancanza di collaudo, da anni venga comunque consentito l’accesso ai cittadini a queste opere. Tanto più quando si tratta, come in questo caso, di un’area con giochi utilizzati da bambini.
L’amministrazione deve intervenire subito, e sarebbe comunque con anni di ritardo, per regolarizzare la situazione di via Alpi, prendendo in carico l’area e assicurandosi che la stessa sia conforme dal punto di vista qualitativo a quanto commissionato e, dunque, sicura per i cittadini.Non si può dire di aver aumentato il senso di sicurezza percepita, come fatto qualche settimana fa sulla stampa, e poi consentire per anni l’accesso dei cittadini a strutture non collaudate. La sicurezza non è una bandiera da esibire per far presa sugli elettori poca prima delle elezioni, ma passa per fatti concreti che vanno ben oltre l’installazione di telecamere o di varchi di lettura targhe.
La sicurezza, per esempio, è intimamente connessa alla manutenzione urbana perché è dimostrato che il degrado e l’incuria spingono il cittadino a non frequentare più quella zona che diventa così terra di nessuno, o meglio, terra di chi vuole commettere illeciti senza troppi occhi a guardarlo.E allora facciamo sicurezza: ridiamo al più presto agli adulti la possibilità di sedersi sulle panchine e ai bambini quella di giocare nel parchetto di via Alpi, ma su delle panchine e su dei giochi finalmente collaudati.
Fino a quando tutto ciò non avverrà riteniamo che per ragioni di sicurezza l’accesso non debba essere consentito, a meno che non si voglia barattare la sicurezza delle famiglie con una manciata di voti elettorali vantandosi di aver “sbloccato una lottizzazione ferma da anni, come quella di via Alpi”.
Perché consentire l’accesso ad opere non collaudate e lasciare che il verde si mangi delle panchine pubbliche non significa sbloccare alcunché, è semmai un comportamento irresponsabile e di facciata.I consiglieri Paola Torno e Massimo Poliseno
Per Cardano è
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