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Un viaggio dentro se stessi: la vacanza che non ti aspetti

Anche il periodo estivo può essere fonte di stress. I consigli di Lucia Volta dell'associazione yoga "Il Tamarindo" di Castelveccana

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Dopo i mesi delle attività condivise è tempo di pausa anche per la ASD Yoga Il Tamarindo di Castelveccana, affiliata alla Uisp. Tutti vogliamo rigenerarci nel periodo estivo, ma a volte lo stress invade anche questo tempo, tenace come un’ombra.

La sensazione di essere sotto pressione, le tensioni e il respiro corto, sono ancora qui. Il fenomeno è diffuso ad ogni età. Di stress soffrono nove persone su dieci, con pesanti ricadute sulla salute fisica e mentale, sulla qualità della vita e delle relazioni.
A complicare il quadro l’iperconnessione ai device elettronici, che sta generando fenomeni di dipendenza, perdita di concentrazione, insonnia e, se questo ancora non ci basta, modificazioni fisiche e posturali importanti.

Come ritrovare benessere e serenità in questo mare in tempesta?
Se non vogliamo separarci dai nostri smartphone per valide ragioni e non rinunciamo alla nostra dose quotidiana di apprensione, perché non rigenerarci con un viaggio di esplorazione davvero speciale?
Un viaggio inclusivo, adatto anche a chi passerà l’estate al lavoro, tra le mura di casa o forse in un letto in ospedale. Evidentemente anche i saggi di ogni tempo e paese hanno avuto i loro problemi, tanto da cercare soluzioni con memorabili viaggi nei territori dell’interiorità.

Alla fine tutti hanno concordato su un punto: l’origine dei nostri guai, incluso lo stress ed ogni genere di preoccupazione, non sta sempre nelle circostanze esterne, che tentiamo di controllare e modificare con scarsi risultati, bensì in noi stessi.
Se le cose stanno così, non dobbiamo andare lontano per rilassarci. Possiamo partire alla ricerca del segreto della serenità proprio dove sta di casa: nel nostro territorio interiore.

Ma come si fa? Per incamminarci, possiamo iniziare con tre semplici esperimenti. In primo luogo, rallentiamo. Le sensazioni sono nel presente. Correndo non sentiamo cosa sta accadendo nel nostro corpo e nella nostra mente. Poi osserviamo con curiosità il respiro, ora e anche in altri momenti della giornata. Terzo consiglio: chiediamoci ogni tanto “come mi sento in questo preciso momento?”.

È un vero peccato confondere lo Yoga con una sequenza di strani esercizi adatti a pochi. Liberandoci da questi luoghi comuni, potremmo trovare in questa disciplina una mappa per l’esplorazione di noi stessi.
Per fare scoperte straordinarie non ci serve altro che il corpo che abbiamo in dotazione, il nostro respiro e la nostra attenzione.
Con questi mezzi le pratiche Yoga ci allenano ad abitare il presente, dove le inquietudini per il futuro si polverizzano. Sul sito www.luciavoltayoga.it si trovano altri spunti utili.
Buone vacanze e buon viaggio.

Lucia Volta, Associazione Yoga Il Tamarindo

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Pubblicato il 17 Luglio 2024
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