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Gestione rifiuti a Busto Arsizio, la polemica si sposta al centro multiraccolta

Un utente del centro costretto a infilare nei sacchi azzurri col tag anche i teli per l'orto. Agesp si scusa e specifica: "Errore dell'operatore. Oggetti con lati superiori a 50 cm vanno conferiti senza sacco"

centro riuso multiracolta busto arsizio

Non si placano le polemiche attorno alla nuova gestione dei rifiuti a Busto Arsizio, in particolare con l’inserimento del poco amato sacco azzurro con il tag per la raccolta puntuale della frazione secca.

Dal mancato dei ritiro dei sacchi non conformi, si è passati al problema degli abusivi che lasciano rifiuti ovunque per la città e ora il problema si sposta al centro multiraccolta di Sacconago dove l’eccessiva rigidità degli addetti di Agesp sta causando ulteriori motivi di protesta tra i cittadini.

Lo spiega bene Barbara nella lettera che pubblichiamo di seguito con la pronta risposta della società:

Mi chiamo Barbara e abito a Busto Arsizio dalla nascita in una casa indipendente con un piccolo orto e giardino. Stamattina mio marito si è recato in discarica per portare un vecchio telo per pacciamatura dell’ orto. In discarica non gliel’hanno ritirato perché doveva essere inserito nel sacco azzurro con il microchip.

Il telo è grande e dentro quei miseri sacchettini non ci sta e oltre ad usarne diversi la cosa ridicola è che superata la soglia dei sacchetti utilizzati, che ho pagato, mi aumenterà la Tari, che aumenta già ogni anno. Il problema riguarda tutti i cittadini che si lamentano in continuazione perché molte cose la discarica non le prende se non nei sacchi azzurri e la gente li abbandona per strada perché non ci stanno nei sacchi. I sacchi azzurri poi vengono ritirati a domicilio ogni 15 giorni e la puzza e gli insetti che si formano è insopportabile. Avere il sacco azzurro grande come quello viola andava meglio. Chi ha deciso questi sacchi piccoli credo che viva in un condominio, single oppure ha un reddito talmente alto che può permettersi di pagare tutto, o addirittura non produce rifiuti. Tutti i cittadini di Busto Arsizio hanno capito che l’ amministrazione comunale, il sindaco e l’ Agesp non ci vengono incontro e siamo stanchi di dover solo pagare pagare e pagare e non avere un servizio decente (non solo per i rifiuti). Spero che questa situazione si risolva benevolmente per farsì che i cittadini di Busto Arsizio non si trasformino in Iene.

Da Agesp arrivano prontamente le scuse alla cittadina che si è trovata in questa situazione: «In questo caso l’utente ha ragione a lamentarsi. Ci scusiamo per l’inconveniente e approfittiamo dell’occasione per chiarire alcuni aspetti: effettivamente è stata data la possibilità ai cittadini di Busto Arsizio di conferire i sacchi azzurri col tag anche in piattaforma ecologica proprio per venire incontro a quei nuclei, magari numerosi o con animali domestici, che hanno necessità particolari (in luogo dei tanto criticati 15 giorni che si dovrebbero attendere per il ritiro a domicilio, ndr). Nel caso della signora, però, il telo non andava conferito coi sacchi e cogliamo l’occasione per ricordare che teli con i lati superiori ai 50 cm non vanno insacchettati ma conferiti così come sono. Stesso discorso per il polistirolo».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Luglio 2024
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