Il primo volo con passeggeri attraverso le Alpi si svolse il 27 luglio 1914 il ventiquattrenne Achille Landini, che aveva conseguito il brevetto a Cameri, volò oltre le Alpi avendo a bordo anche come passeggero Giuseppe Lampugnani, professore novarese.

Si trattò della prima traversata italiana delle Alpi, a quattro anni dal volo di Geo Chavez, primo a scavalcare la catena montuosa, nel settembre 1910.
Landini e Lampugnani passarono le cime a bordo di un monoplano Gabardini 80 cavalli, atterrando dopo tre ore (per 140 km) in Svizzera, a Viège.

Achille Landini era nato a Milano il 22 maggio 1890. Rappresentante di quella prima generazione di pionieri dell’aviazione, esordì come meccanico motorista per poi passare ai comandi: conseguì il brevetto di pilota aviatore n. 180 sul campo d’aviazione di Pordenone il 15 ottobre 1912 su apparecchio Blériot.

Una storia da pioniere “proletario” simile a quella di Filippo Cevasco: dopo la morte di quest’ultimo a Sesto Calende, Landini passò come capo pilota alla Scuola Gabardini di Cameri, base appunto anche della Gabardini, una delle “culle” dell’aviazione e dell’aeronautica in Italia.

Filippo Cevasco, il sogno del volo e le acque del Lago Maggiore

«Aveva sempre qualcosa di rotto per i frequenti incidenti» ricordava una discendente. In quello stesso 1914, Landini aveva anche tentato la traversata dall’Elba, sulla rotta Portoferraio-Piombino, nell’anniversario dei cento anni di Napoleone all’Elba.

Rosina Ferrario da Milano, la prima pilota in Italia “brevettata” a Malpensa