Quantcast

La protesta al bosco di via Curtatone a Gallarate blocca per un giorno il taglio degli alberi

Gli attivisti del Comitato Salviamo gli alberi sono entrati nel bosco, si è evitato lo sgombero di forza. La richiesta: "Evitate il taglio durante la nidificazione, noi resteremo qui". Il sindaco conferma che si procederà

Protesta contro l'abbattimento degli alberi in via Curtatone a Gallarate

La protesta degli attivisti del Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, entrati all’alba dentro al bosco di via Curtatone, ha bloccato (per la giornata di lunedì 5 agosto) il taglio degli alberi del boschetto, destinato all’abbattimento per lasciare il posto a un nuovo polo scolastico che sostituirà le due scuole dei quartieri di Cascinetta e Cajello.

La “trattativa” tra manifestanti e Comune è durata per tutta la mattina, ma di fatto a metà giornata gli attivisti hanno portato a casa il risultato parziale: «Gli operai sono andati via, noi siamo ancora qui con un gruppetto» dice Laura Pastorelli. «Per oggi pare non si ripresenteranno».

Il Comitato – affiancato da qualche residente e qualche attivista ambientalista da altre città – conferma l’intenzione di tenere duro, mantenendo un presidio dell’area.

Evitato lo sgombero di forza

Alle nove e mezza del mattino la Polizia Locale ha iniziato a cintare su un lato il bosco, avvertendo gli attivisti del fatto che la resistenza avrebbe comportato contestazioni penali. Una mezza dozzina di attivisti ha deciso appunto di rimanere nel bosco: a lungo hanno “trattato” con il Comune, con il vicecomandante della Locale Marco Cantoni, alla presenza anche del vicequestore Luigi Marsico del Commissariato (la Polizia e i carabinieri erano presenti per ragioni di ordine pubblico).

Di fatto poi nell’arco della mattina non si è proceduto con lo sgombero di forza dei manifestanti, che sono rimasti sul luogo per impedire l’abbattimento del boschetto.

Nel corso della mattina c’è stato anche un accesso dei Carabinieri Forestali per la verifica della documentazione sul taglio, che è stato autorizzato dal Parco del Ticino in cambio di compensazioni. I manifestanti hanno sollevato anche con i Forestali il tema della tempistica del taglio.

Protesta contro l'abbattimento degli alberi in via Curtatone a Gallarate

La richiesta: “Evitare il taglio durante la nidificazione”

Il Comitato Salviamo gli alberi ha contestato su tutta la linea la costruzione della nuova scuola, per l’impatto ambientale (consumo di suolo), per l’impatto sul quartiere dell’eliminazione del bosco che funge da “cuscinetto” tra case e autostrada e ferrovia, perché il polo unico scolastico è considerato una scelta errata.

Va notato però che oggi la richiesta è mutata: non è più la richiesta di rinunciare all’intervento, ma la dilazione del taglio del bosco. «La questione essenziale per noi è sospendere il taglio a diesa delle nidificazioni e delle specie fragili» chiarisce Laura Pastorelli. «Chiediamo il rispetto della legislazioni sul tema, anche a tutela del sindaco stesso. Riteniamo che le nostre siano richieste ragionevoli».

Protesta contro l'abbattimento degli alberi in via Curtatone a Gallarate

“Andremo avanti con il taglio”

«Oggi si partirà con i lavori» diceva in tarda mattinata il sindaco Andrea Cassani. Al di là della dilazione della giornata di lunedì, anche al pomeriggio la linea del municipio rimane quella di proseguire con il taglio in questo mese d’agosto.

«Noi riteniamo che buona parte delle specie hanno nidificato abbondantemente nei mesi precedenti e che quindi non ci sia un gruppo pericolo». Il sindaco aveva ipotizzato di accettare come punto di mediazione di rinviare il taglio degli alberi e procedere solo con il taglio del sottobosco. Per formalizzare l’eventuale mediazione era convocata una riunione tra Comitato e sindaco in municipio, ma poi il primo cittadino non ha accettato, perché chiedeva come condizione che tutti gli attivisti presenti dentro al bosco si recassero in municipio.

Al di là del tema dei tempi di taglio, poi, l’amministrazione difende ovviamente il progetto della nuova scuola, approvato anche in consiglio comunale ed elemento centrale del progetto Grow29 con cui il Comune ha ottenuto fondi europei (distribuiti con graduatoria di Regione Lombrdia).

Denunce per la presenza nel bosco?

Fin qui la linea “sul campo” è stata soft, nel senso – semplicemente – che si è evitato lo sgombero di forza, grazie ad una attenta mediazione, ma l’azione degli attivisti come detto potrebbe comportare contestazioni penali. Competente è la Polizia Locale gallaratese, essendo un intervento comunale.

Resta da capire quali potrebbero essere le contestazioni: potrebbe essere contestata la riunione non comunicata (art.18 del Tulps) e il successivo mancato allontanamento. Se gli uffici del Comune procedessero poi con querela, potrebbe essere contestata anche l’interruzione di pubblico servizio.

 

Il crowdfunding continua!

Aiutaci ad attrezzare lo spazio centrale di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire e far parte di questo sogno

di
Pubblicato il 05 Agosto 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore