Bellucci “mata” Mayo nel primo turno delle qualificazioni agli US Open
Il 23enne di Castellanza regola in due set (6-2 7-5) l'americano dal braccio pesante con un tennis vario e solido. Per entrare in tabellone a New York servono altri due successi
“Prendere il toro per le corna“. Non una frase fatta ma un piano di gioco, quello utilizzato da Mattia Bellucci per affrontare e superare il primo turno di qualificazione degli US Open, quarto e ultimo Slam della stagione. L’unico in cui il mancino di Castellanza non ha ancora messo piede nel tabellone principale.
Il toro in questione è un ragazzone californiano, Aidan Mayo, cappellino all’indietro, scarpe asimmetriche, wild card nel taschino e tanta voglia di colpire la pallina più forte possibile contro il 23enne azzurro. Un tentativo di braccio di ferro nel quale – però – il ragazzo del Basso Varesotto poteva opporre l’eleganza, l’astuzia e il cinismo del torero. (foto: Mubadala Citi Open)
Nel primo set, soprattutto, l’allievo di Fabio Chiappini ha fatto schiumare l’avversario, lo ha consumato e lo ha schiantato con un rapido 6-2 costruito con due break e con un tennis sostanzioso e superiore a quello tutto muscoli di Mayo cui va riconosciuto un bel rovescio a una mano. Con la chicca di qualche vincente notevole e con l’avversario in doppio fallo addirittura con una battuta volutamente loffia nel tentativo di sorprendere l’azzurro con una palla cortissima.
L’americano – via la maglia nera, addosso quella bianca – ha allora provato ad aumentare la pressione nel secondo set, caricandosi con potenti “Let’s Go!” a ogni punto e offrendo una resistenza maggiore al gioco più vario di Mattia che ha sudato per arrivare al primo break, quello per il 4-2. Una prodezza sfumata poco dopo, perché Bellucci ha infine ceduto il servizio all’ottavo gioco mettendosi un po’ nei guai e andando sotto 5-4.
Persa per un istante la presa sulle corna del toro, però, Bellucci ha subito rimesso le mani al posto giusto: servizio mantenuto senza concedere punti a Mayo e nuovo break al termine di un game difficile, nervoso, con righe prese da ambo le parti e infine messo in carniere. Sul 6-5 e servizio Mattia non può sbagliare: l’altro si dimena, colpisce forte ma la sua pallina si impiglia tre volte nella rete. L’ultima banderilla del torero di Castellanza è uno smash poderoso sulla difesa disperata di Mayo: Bellucci chiude 7-5 e compie il primo passo verso la New York che conta.
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