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Il Busto Arsizio Film Festival cambia pelle con Sangiorgio: “Opere prime e giovani registi protagonisti”

Presentato il programma dell'edizione numero 22 del Baff che vede un cambio di rotta. Il nuovo direttore artistico: "Le radici di questa manifestazione sono nell'istituto cinematografico Antonioni"

baff 2024 giulio sangiorgio

La ventiduesima edizione del Busto Arsizio Film Festival (28 settembre-5 ottobre) mette al centro al centro i registi (giovani e affermati come Davide Riondino e Micaela Ramazzotti) alla loro prima opera, studenti delle scuole e la scuola di cinema Michelangelo Antonioni dalle cui radici è nato.

La settimana del cinema di Busto Arsizio torna con un nuovo direttore artistico, Giulio Sangiorgio, e una nuova visione della mission della rassegna che ancorerà ancora di più il Baff alla scuola di cinema, ormai un’istituzione della formazione cinematografica.

La presentazione del programma è avvenuta questa mattina proprio all’Icma alla presenza del nuovo direttore e delle storiche colonne portanti come il presidente della BA Film Facrtory Alessandro Munari, del presidente onorario Gabriele Tosi, del sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli e dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli.

È stato proprio il sindaco a salutare il nuovo direttore Sangiorgio augurandogli buon lavoro, seguito dall’assessore alla Cultura che ha sottolineato come «il Baff rimanda la manifestazione di Busto che più di tutte proietta la città al di fuori dei propri confini. Un festival in continua crescita, animato da una sana passione per il cinema che non conosce stanchezza». L’assessore ha anche sottolineato come «l’arrivo del nuovo direttore e la stabilità ritrovata permetterà di riportare l’evento nella sua classica collocazione primaverile dall’anno prossimo.

Alessandro Munari ha ringraziato lo staff che ogni anno si impegna in questa avventura dopo aver sintrodotto il nuovo direttore «molto giovane ma già molto conosciuto nell’ambiente». Munari ha ricordato l’impegno ddel direttore organizzativo Marco Crepaldi, del responsabile del rapporto con le scuole Marco Longo, del direttore esecutivo Paolo Castelli e poi Leonardo Chierichetti, Vanessa Magni, Caterina Torrretta, Elisabetta Bonfanti, Rocco Moccagatta, Celeste Colombo e Luca Borsa.

A Sangiorgio il compito di definire il nuovo indirizzo artistico della manifestazione: «Il Baff si distingue per avere i piedi ben radicati in una scuola importante come la Michelangelo Antonioni. Vogliamo essere il festival dei primi passi dei giovani nel cinema e per questo abbiamo selezionato, per il concorso principale, i film d’esordio di giovani registi come Lyda Patucci, Tommaso Santambrogio, Alain Parroni, Davide Riondino, Alessandro Marzullo, Micaela Ramazzotti, Zavvo Nicolosi, Alessandro Roja, Simone Bozzelli, Giacomo Abruzzese». L’idea è quella di portare il pubblico in sala per vedere film di qualità.

«Il BAFF intende porsi come osservatorio e laboratorio dedicato ai primi passi che introducono al mondo del cinema – prosegue il direttore artistico -: per questo, oltre al workshop Visioni future e al concorso per film girati nelle scuole di cinema (cioè un percorso che aiuti il passaggio da mondo della scuola a mondo del lavoro), ci sarà un’importante finestra sulle opere prime del presente (un concorso dedicato a 10 film d’esordio italiani del 2023, con ospiti che possono testimoniare le loro esperienze), ma anche del passato (verranno proiettate opere prime di grandi registi italiani)».

baff 2024 giulio sangiorgio

Questi i film del CONCORSO OPERA PRIMA – Primi passi:

Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda Patitucci, Un action movie sulla storia di vendetta e riscatto di poliziotta infiltrata in una banda criminale. Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d’Argento 2024 e candidatura a David di Donatello per Isabella Ragonese come Migliore attrice protagonista.

Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio. Film d’apertura delle Giornate degli A 2023, è una coproduzione italo cubana sviluppata dal cortometraggio omonimo di Santambrogi presentato alla Settimana della Critica nel 2019. Tre diversi mondi si intrecciano a San Antonio de los B in paesino dell’entroterra cubano. Un esordio che lavora sul tempo dell’attesa e del ricordo.

Una sterminata domenica di Alain Parroni, premio speciale della giuria Orizzonti alla Biennale di Venezia. Un film che racconta il disagio generazionale in un discontinuo processo di crescita. Ambient state a Roma e in alcune zone limitrofe. Qui si muovono tre adolescenti. Kevin, sedicenne, Alez diciannovenne e Brenda che è incinta. Il loro è un girovagare tra città, campagna e periferia, costantemente insieme e apparentemente uniti fino a quando qualcosa modifica gli equilibri. Il film ha ottenuto la candidatura ai Nastri d’Argento.

Palazzina Laf di Davide Riondino, il fim ha ottenuto 7 candidature e vinto 5 Nastri d’Argento, 3 David di Donatello e 3 Ciak d’Oro, Palazzina Laf Segna l’esordio alla regia di Michele Riondino, un esordio che porta con sé la conoscenza e la storia dell’ILVA di Taranto dove Riondino è nato e cresciuto, ma anche l’eredità di tanto cinema di impianto civile.

Non credo in niente di Alessandro Marzullo è il viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano. Il film è stato candidato come miglior regista esordiente al Ciak d’oro 2023 arrivando al secondo posto e ha vinto come Miglior film indipendente europeo al Catania Film Festival.

Felicità di Micaela Ramazzotti (Vincitore del Premio Spettatori – sezione Orizzonti alla Biennale di Venezia 2023) Un film sulla lotta per salvarsi da legami familiari disturbati. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Nastri d’Argento, 2 candidature a David di Donatello, il film è stato premiato al Festival di Venezia.

La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi, L’esordio cinematografico di Colapesce e Dimartino, tra i più ricercati e innovativi musicisti e autori degli ultimi anni. Un road movie per celebrare l’amicizia che ha vinto un premio ai Nastri d’Argento.

Con la grazia di un dio di Alessandro Roja, presentata alle Giornate degli Autori 2023, nella sezione Notti Veneziane, vede protagonista un uomo che vuole indagare sulla morte del suo migliore amico d’infanzia. Il Dandi del Romanzo criminale televisivo con Tommaso Ragno nei panni di Luca e Sergio Romano in quelli di Maurizio.

Patagonia di Simone Bozzelli, in concorso al Festival di Locarno 2023, un film che racconta di libertà e manipolazione psicologica. Sognando la libertà della Patagonia, Yuri e Agostino partono per un viaggio di autodeterminazione che si trasformerà in un delirio di controllo e prigionia. Il film ha ottenuto una candidatura ai Nastri d’Argento.

Disco Boy di Giacomo Abbruzzese, Orso d’argento per il miglior contributo artistico al Festival di Berlino 2023, una candidatura ai Nastri d’Argento, due candidature a David di Donatello, una candidatura ai Cesar e vinto un premio ai Lumiere Awards. Un arruolato della Legione Straniera incrocia il destino di un uomo che sta cercando di salvare il suo villaggio.

PREMIO REGISTA DELL’ANNO
A parlare del suo esordio cinematografico sarà anche Bertrand Bonello che arriva al festival portando il primo lungometraggio, Quelque chose d’organique. Presentato nel 1998 nella sezione Panorama della Berlinale e il più recente La Bête, interpretato da Léa Seydoux, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2023 che vede protagonista una donna decisa a liberarsi da tutte le emozioni tornando alle vite precedenti. Un grande affresco spazio-temporale in cui l’amore diventa espressione di una questione metafisica. A Bertrand Bonello andrà il Premio regista dell’anno.

RICORDANDO GLI ESORDI
Maurizio Nichetti racconterà al Baff come è nata la sua passione per il cinema, attraverso il poetico e surreale Ratataplan, quasi un film muto, girato con pochi mezzi e con una babele di lingue straniere e suoni onomatopeici, che rese superfluo il doppiaggio e permise di esportarlo letteralmente in tutto il mondo.

Eros Puglielli illustrerà il suo rapporto con la macchina da presa e introdurrà la proiezione del suo lungometraggio di esordio, Dorme, girato con una videocamera SuperVHS e distribuito in maniera amatoriale, prima di trovare, successivamente, una distribuzione in sala.

Gipi (Gigi Pacinotti), pluripremiato autore di storie a fumetti, vignette, sigle animate e graphic novel, presenterà il suo L’ultimo terrestre, dove si immagina l’ultima settimana prima dell’arrivo di una civiltà extraterrestre sulla terra.

ANTEPRIMA ITALIANA
A 31 anni da Dark Waters, film horror prima segreto, poi oggetto di culto accresciuto negli anni («*’ultimo grande horror italiano», secondo “Sentieri selvaggi), Mariano Baino torna finalmente al lungometraggio con Astrid’s Saints, scritto insieme a Coralina Cataldi Tassoni (già attrice per Dario Argento, da Opera a La terza madre) e da lei interpretato: il BAFF è orgoglioso di proporlo in anteprima italiana, alla presenza di attrice e regista, dopo il passaggio a L’Étrange Film Festival di Parigi lo scorso 10 settembre, dove è stato presentato cosi: «un sublime gesto artistico che trascende il cinema, un’opera spettrale che perseguita a lungo, dopo la proiezione». Per il direttore Giulio Sangiorgio: «da tanti anni aspettavamo un nuovo film di Mariano Baino, autore di un’opera prima che ha fatto la storia del genere horror in Italia: dopo 30 anni ci ha ripagato con un’opera autarchica, personale, dolorosissima, insieme minimale e visionaria, con un’interprete straordinaria come Coralina Cataldi Tassoni, la cui performance struggente sta tra la danza contemporanea e la body art, tra il delirio febbrile e la seduta spiritica».

MADE IN ITALY – SCUOLE
La selezione dei titoli è stata curata da Marco Longo, docente di Cinema del reale e Pensiero Progettuale all’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, che ha motivato le sue scelte, evidenziando le tematiche affrontate nelle singole pellicole, e indirizzato scuole e istituti verso i titoli più adatti alle loro esigenze educative. Questi i film in programma:
Quell’estate con Irène di Carlo Sironi, storia di due ragazze accomunate dalla stessa malattia, che scappano insieme per poter vivere la loro prima vera estate.
Palazzina Laf, sorprendente esordio alla regia di Michele Riondino, prende il titolo dal nome dell’edificio nel quale proprietari e i dirigenti dell’liva di Taranto decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla “novazione” del contratto, cioè al declassamento a operai, non potendoli licenziare.
Superluna di Federico Bondi, che immagina la vita degli abitanti di una piccola comunità ligure, e di due bambine in particolare, sfollati dopo una forte scossa di terremoto.

BAFF IN LIBRERIA
Torna al Baff 2024 la sezione dedicata ai libri sul cinema. Quest’anno verranno presentati 7 dei 12 saggi finalisti al Premio Morando, lanciato dal Gruppo Lombardia del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiano (SNCCI), per ricordare il critico Morando Morandini, nel centenario della nascita.

Questi gli autori e i titoli dei libri dei quali si parlerà a Busto:
Dante Spinotti con Nicola Lucchi / sogno del cinema. La mia vita, un film alla volta (La nave di Teseo)
Bruno Bozzetto con Simone Tempia, Il signor Bozzetto. Una vita animata (Rizzoli Lizard)
Vittorio Giacci, Ettore Scola. L’ultimo enciclopedista (Bulzoni)
Domenico Monetti, Luca Pallanch, Per i soldi o per la gloria. Storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private (Minimum fax/ CSC)
Emiliano Morreale, L’ultima innocenza (Sellerio)
Maurizio Porro, lo li conoscevo bene (La nave di Teseo)
Caterina Rossi, Robert De Niro – Riflessioni sull’attore: esordi, New Hollywood, Scorsese (Finoia)

BAFF IN SERIE
Spazio anche in questa edizione alle serie televisive italiane, produzioni competitive nel panorama internazionale. Al festival 2024 saranno ospiti: Maurizio Lastrico (che interpreta l’agente Gabriele Di Lillo), Luca Ribuoli (regista) e Federico Baccomo (sceneggiatore) per Call My Agent (Sky), serie che racconta il dietro le quinte del mondo dello spettacolo.
Al centro della trama le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide.
Ludovica Francesconi (Marta) e il produttore Roberto Proia per Sul più bello (Prime video). Spin-off della fortunata trilogia cinematografica, la serie segue le nuove avventure di Marta, una giovane affetta da fibrosi cistica che, dopo essersi salvata dal rigetto di un’operazione ai polmoni, decide di prendere in mano la propria vita. Tra amicizie profonde e nuove sfide, Marta affronta con coraggio e ironia le difficoltà della vita, in un mix perfetto di dramma e commedia.

CONTEST VISIONI FUTURE 2024
Primi passi d’autore
Il concorso rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole e accademie di cinema, aspiranti registe/i e autrici/autori ha l’obiettivo di aprire e rafforzare il dialogo tra le realtà formative del settore e dall’esigenza di creare un ponte verso il mercato e verso il futuro per i giovani talenti.
Tra tutti i cortometraggi pervenuti – iscrizioni sono giunte da tutte Italia – la giuria selezionerà 10 opere che saranno presentate al pubblico del Festival, ma anche a un pubblico qualificato di professionisti del settore in occasione di un esclusivo workshop di 3 giorni a cura dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni in collaborazione con Milano Film Network a cui le registe e i registi dei corti selezionati saranno invitati a partecipare. Obiettivo del workshop è supportare i giovani talenti nel loro percorso verso l’avviamento professionale, fornendo strumenti e conoscenze indispensabili per emergere nel mondo del cinema e dell’audiovisivo.
Si tratta di un’edizione pilota di un progetto industry dedicato a giovani registe e registi formati nelle scuole, nelle accademie e nei corsi di cinema italiani.

MASTERCLASS
Nell’aula magna dell’istituto Antonioni Il compositore e polistrumentista Enrico Gabrielli condividerà la sua esperienza professionale con le colonne sonore, raccontando come la musica per cinema e serie TV sia un’arte artigianale.

PREMIO BERSANI
Il premio Lello Bersani, organizzato in collaborazione con il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, verrà consegnato quest’anno dalla presidente Laura Delli Colli a Baba Richerme e Antonio D’Oliva, coppia storia del GR Rai. Un’occasione per festeggiare i 100 anni della radio (6 ottobre 1924).

EVENTI FUORI CONCORSO
Tra le proiezioni fuori concorso il paese dei jeans in agosto, di Simona Bosco Ruggeri, prodotto da Luca Lucini, pellicola che racconta come una piccola provincia, un tempo isolata, si ritrovi, grazie al circuito dei social e della socialità, fortemente connessa.
Al festival si potranno vedere anche due cortometraggi diretti da ex studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni: / posto vuoti di Viola Folador, presentato recentemente come evento di pre apertura delle Giornate degli autori al festival di Venezia nell’ambito del premio Bookciak Azione!, e
Memoria di un dolore di Ciro Tomaiuoli, liberamente ispirato a un racconto di Dino Buzzati, vincitore di importanti riconoscimenti a livello internazionale.

BAFF 4 KIDS
Laboratorio Food Wizards – Come nasce un cartone animato?
Dopo la proiezione di due episodi della serie Food Wizards (su RaiPlay e Netflix), che illustra il tema dell’alimentazione tra avventure e viaggi nel corpo umano, dove il cibo diventa un’arma per stare meglio, Roberto Gagnor, co-creatore e capo-autore, e Giacomo Carnaghi, ex-allievo dell’Istituto Antonioni e autore della serie, racconteranno come nasce una puntata. E in un laboratorio speciale, insegneranno ai ragazzi a inventare uno speciale fumetto di Food Wizards.

BAFF OFF
Due gli appuntamenti collaterali del festival
Sabato 28 settembre (ore 23.00 a Villa Calcaterra) il collettivo Separato Magnetico presenta: 70FPS aka Andrea Saggiomo Domestication Film Series, performance di “expanded cinema”, dove pellicola 16mm, proiettore e suoni dal vivo diventano protagonisti in un’ improvvisazione unica.

Venerdi 4 ottobre (ore 23.00 presso Dieci) concerto de Gli Scudetto, alias Alessandro Fiori e Giacomo Laser, che si definiscono “gli ultimi Trapper del ‘900”. Intrisa di riferimenti pop, sportivi e mediatici, la loro musica rappresenta un’ironia tagliente sull’Italia contemporanea.

L’edizione 2024 del BAFF, infine, sarà la sede dell’Assemblea nazionale del Sindacato Nazionale Critici Italiani, assemblea triennale in cui l’associazione discute lo stato della professione e le sue prospettive, per votare infine i suoi rappresentanti: sono circa 75 i critici attesi al festival e in città, capeggiati dalla Presidente Cristiana Paternò e dal vice-presidente Pedro Armocida. «È un onore potere ospitare tanti colleghi per un evento così importante. E anche un modo per fare loro conoscere il BAFF e Busto Arsizio, seppure per due giorni: è un win win, il festival trova il modo di sostenere una professione importante e per tanti critici è l’occasione di fare il loro primo passo a Busto, sperando di ritrovarli l’anno prossimo».
Tutti gli appuntamenti del festival sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Il programma aggiornato è consultabile sul sito www.baff.it e sui social.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 17 Settembre 2024
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