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A “Casa Nonna Teresina”, dove l’amore germoglia. Aperta la nuova casa del Seme

È la nona struttura della cooperativa, rivolta ai bambini che necessitano di trattamenti intensivi. Frutto di una donazione di Gabriella Aspesi, scomparsa nell'estate scorsa

Casa nonna Teresina a Cardano al Campo

Una nuova casa, accogliente, per i bambini affidati durante il giorno al Seme di Cardano al Campo. Una casa vera, donata con amore e che oggi porta il nome di Casa Nonna Teresina.

La nuova struttura della cooperativa “Il seme”, in via Gramsci, è stata inaugurata giovedì sera, anche se è già attiva da qualche giorno, accoglie già alcuni dei 530 bambini in carico al Seme per i trattamenti intensivi.

La struttura è frutto della generosità di Gabriella Tomasini Aspesi, scomparsa nell’estate scorsa. «Con la Gabri non c’è scampo: con lei c’è sempre il sole» ha detto con un pensiero dolce Mario Aspesi, ex sindaco di Cardano, marito di Gabriella. «Oggi la ricordiamo, è da viva che Gabri ha voluto concretamente impegnarsi, poco più di un anno fa per questo progetto».

Casa nonna Teresina a Cardano al Campo

Nella villetta di via Gramsci aveva vissuto e così, nell’arco di un anno, l’ha riacquistata e l’ha donata al Seme. Ci sono voluti alcuni mesi ad attrezzarla, Gabriella Aspesi ha lasciato i suoi cari tre mesi fa ma il progetto è arrivato alla fine a compimento, in un pomeriggio di sole tiepido, spuntato dopo giorni di pioggia.

Casa nonna Teresina a Cardano al Campo
Mario Aspesi con il fratello Enrico, presidente della cooperativa

La struttura si chiama Casa Nonna Teresina, come la mamma di Gabriella: «Era nata qui a Cardano il 22 dicembre 1930, oggi avrebbe 93 anni. Voleva diventare sarta e negli anni duri del Dopoguerra ci è riuscita, è diventata sarta. Era una presenza importante per tanti, tra i vicini c’era sempre qualche bambino che era “da nonna Teresina”, quando i genitori lo cercavano». 

Casa nonna Teresina a Cardano al Campo

È una storia che lascia il segno, il seme che muore qui ridà la vita, custodisce in sé il futuro, raccolto dopo raccolto, generazione dopo generazione. Una metafora – anche dura, difficile – che qui risuona e ha un significato profondo. «Oggi voglio raccontare l’orgoglio di essere sindaco di una città che riesce ad esprimere queste cose» ha aggiunto Lorenzo Aspesi, sindaco di Cardano. «Credo ci voglia della buona terra perché un seme possa germogliare e sonofelice che il Seme sia così radicato e sappia generare risposte ai bisogni della comunità».

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 10 Ottobre 2024
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