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Un’assemblea pubblica sulla superstrada prevista nei boschi di Samarate

Anas ha trasmesso il progetto definitivo dell'opera, che prevede il ritorno a due carreggiate. A Samarate l'amministrazione ha una posizione critica ma cerca anche confronto e mandato politico dalla popolazione

variante statale 341 samarate

A Samarate, ormai da diversi anni, è intenso il dibattito sul progetto della Variante alla Statale 341, nuova strada di attraversamento che dalla superstrada di Malpensa (la 336) a Gallarate punterà verso Sud attraversando i boschi lungo il territorio samaratese, fiancheggiando Verghera, Samarate e San Macario.

Ora l’amministrazione samaratese gioca la carta del dibattito pubblico allargato, non più solo in consiglio comunale – dove il tema è passato più volte – ma con una assemblea pubblica. Che, dice il nuovo sindaco Alessandro Ferrazzi, consentirà anche di «decidere che linea seguire» nel confronto con Anas e Ministero delle Infrastrutture, titolari del progetto.

Già nel 2023 era emerso che il progetto era stato aggiornato: dalla previsione di una strada a carreggiata unica tra la 336 e Vanzaghello si è tornati all’idea di una strada a doppia carreggiata, per complessive quattro corsie. In sostanza una superstrada, come previsto già nel 2011: anche il tratto a ridosso di Vanzaghello era già stato realizzato tre lustri fa con queste caratteristiche.

Generico 14 Oct 2024
Foto Google Street del 2011: a sinistra la carreggiata della 341 usata a una corsia per senso di marcia. A destra la seconda carreggiata lasciata per ora libera e dal 2011 man mano coperta di boscaglia

A inizio 2024 il progetto con il ritorno a caratteristiche da superstrada era stato ottenuto dal Movimento 5 Stelle, una delle forze che oggi è al governo della cittadina vicino a Malpensa. Il giudizio negativo sull’opera, in linea generale, unisce da tempo Pd, Cinque Stelle e la storica civica samaratese SCV, mentre più sfumata (ma comunque attenta alle scelte concrete) è la posizione da cui è partita Samarate al Centro, la civica centrista animata da Luca Macchi, in passato sostenitore del progetto nella maggioranza del sindaco Tarantino.

La partita da giocare sul tema 341 non è facile e appunto anche per questo l’amministrazione cerca anche un mandato politico anche dalla stessa popolazione attraverso l’assemblea pubblica in programma sabato 19 ottobre alle 10 nell’atrio del municipio, dove peraltro oggi si tiene anche il consiglio comunale.

Secondo le anticipazioni sul progetto definitivo – che sarà poi ri-presentato in commissione lunedì – il tracciato prevederebbe appunto quattro corsie e due carreggiate, mentre “in compensazione” – per così dire – verrebbero proposti più tratti in galleria, dunque con prospettiva di successivo recupero delle aree in superficie (anche se va detto che i rimboschimenti sono spesso realizzati solo parzialmente, come si può verificare sul tracciato della 336dir Malpensa-Boffalora). La richiesta di più tratti in galleria era peraltro la richiesta che inizialmente il centrosinistra dai banchi dell’opposizione aveva portato avanti agli albori del dibattito sull’opera, nel 2011.
Samarate al Centro ha messo in luce anche altri elementi di progetto da prendere in considerazione, come la lieve variante che allontana il tracciato dal bosco – riducendone l’erosione – ma al contempo lo avvicina alla zona abitata. Samarate al Centro ha anche chiesto un passaggio in consiglio comunale.

La Variante alla 341  comprende due lotti: quello in discussione è il secondo lotto, mentre sono già in corso le opere preliminari per il primo lotto, la “bretella di Gallarate” che collega lo svincolo di Pedemontana a Cassano Magnago con la superstrada 336, con svincolo finale tra il quartiere gallaratese di Madonna in Campagna e la periferia della frazione samaratese di Verghera (nella foto sopra).

Dove passerà e come sarà fatta la nuova “bretella di Gallarate”

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 16 Ottobre 2024
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