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Nessun impegno sull’Ospedale di Comunità a Gallarate, il Pirellone respinge la proposta

Le opposizioni avevano presentato una mozione per mettere nero su bianco l'impegno a inserire un Ospedale di comunità nell'area dell'attuale Sant'Antonio Abate, quando questo sarà abbandonato per l'ospedale unico. Astuti: "La Lega oggi ha bocciato quella che era stata una sua stessa proposta condivisa dal sindaco Cassani"

Consiglio regionale lombardia

Niente impegno formale per portare un Ospedale di comunità a Gallarate. È stata bocciata, oggi pomeriggio al Pirellone, la mozione presentata dal consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, sostenuto dai colleghi dem e ai consiglieri Giuseppe Licata e Luca Ferrazzi, rispettivamente di Italia Viva e del centrodestra “alternativo” di Lombardia Migliore.

La proposta riguardava una delle funzioni da inserire nell’area dell’attuale Sant’Antonio Abate, quando questo sarà abbandonato per l’ospedale unico, orizzonte 2035. L’attuale previsione di Asst Valel Olona – e quindi di Regione – esclude esplicitamente l’Ospedale di comunità, previsto invece a Somma Lombardo (l’Ospedale di comunità è una struttura transitoria, tra ricovero ospedaliero e rientro del paziente a casa).

«In realtà, fatto davvero sconcertante, la Lega oggi ha bocciato quella che era stata una sua stessa proposta» attacca Astuti . «Disattendendo quell’accordo, già al ribasso, preso a luglio tra la giunta regionale e l’amministrazione comunale di Gallarate che prevedeva, tra le altre cose, proprio l’istituzione di un ospedale di comunità». A luglio infatti la maggioranza di centrodestra aveva presentato un suo documento che chiedeva proprio l’inserimento dell’Ospedale di comunità. Un testo che peraltro era tutto frutto della maggioranza, visto che non era stato condiviso dalla minoranza di centrosinistra e civica (che lo considerava troppo debole).

«Non fanno altro che prendere in giro i cittadini – incalza il dem – disattendendo gli impegni presi e mandando per l’ennesima volta Bertolaso in visita pastorale», annunciata ieri da Francesca Caruso. «Da rimarcare, inoltre, l’assenza disamante e assai eloquente, tra i banchi della giunta, dell’assessore Guido Bertolaso e dell’assessora gallaratese Francesca Caruso. Disinteresse o vergogna?» si chiede Astuti.

Luca Ferrazzi, della lista Lombardia Migliore, ha ricordato in dibattito che già con precedenti proposte al Pirellone «non esprimevano una contrarietà all’ospedale unico ma chiedevano che quanto veniva raccontato sul territorio trovasse corrispondenza sui documenti»

«Tredicimila mila firme, tredicimila cittadini che chiedono trasparenza e garanzia sui servizi sanitari territoriali – incalza il consigliere Giuseppe Licata (Italia Viva) – testimoniano che qualcosa non ha funzionato e non sta funzionando nella formulazione e condivisione del progetto del nuovo ospedale. Che è stato spacchettato in progetti più piccoli, senza una necessaria visione d’insieme, creando confusione e preoccupazione nei cittadini che chiedono garanzie di servizi sanitari efficienti, oggi e in futuro»

Dalle file della maggioranza, il consigliere regionale varesino Luigi Zocchi (di Fratelli d’Italia) ha difeso le ragioni “tecniche” della Regione: «E’ una vicenda decennale che riguarda una complessa situazione che vede coinvolti i presidi sanitari di Gallarate e Busto Arsizio» ha detto, ricordando che «l’ospedale di comunità di Somma Lombardo, con 40 posti letto, essendo finanziato con fondi PNRR, non potrà essere ‘delocalizzato’ a Gallarate, proprio per la fonte stessa dei finanziamenti» (le opposizioni chiedevano invece di guardare con prospettiva lontana: fino al 2035 l’ospedale di Gallarate continuerà ad esistere, il problema si pone dopo).

Cosa resterà in centro a Gallarate quando si realizzerà l’ospedale unico

Zocchi ha anche contestato che «contrariamente rispetto a quanto afferma la minoranza in consiglio, gli ospedali di Gallarate e Busto non stanno vedendo una regressione dei servizi erogati. Basti pensare che sono stati fatti bandi specifici per il personale per queste due realtà e investite risorse per servizi nuovi e innovativi. Da ultimo, stanno arrivando a Busto Arstizio molti primari di grande valore a dimostrazione che la struttura ha nuovamente un appeal per i professionisti medici e a Gallarate il nuovo centro di emergenza urgenza Areu. In tal modo il termine del futuro dell’ospedale di Gallarate è differito al 2031».

Visioni inconciliabili, a Gallarate come al Pirellone, con la logica del muro contro muro che, in effetti, non faceva presagire la possibilità di un’approvazione della mozione: la maggioranza si è dimostrata compatta, senza timori appunto di difformità rispetto a quanto lo stesso centrodestra chiede a livello locale, a Gallarate (a Busto il dibattito sul destino dell’ospedale in centro è decisamente meno vivace).
«Noi continueremo a combattere perché tornino sui loro passi e sulle promesse che avevano fatto ai cittadini» ha detto Samuele Astuti all’uscita dall’aula.

 

 

Pubblicato il 05 Novembre 2024
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