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Nella nebbia di Caravaggio la Pro Patria spreca e l’Atalanta ribalta la gara al 91′

Quarta sconfitta stagionale per la Pro Patria: inutile un goal magnifico di Nicco nel primo tempo. I tigrotti non chiudono la partita con Pitou e Beretta - che sbaglia un rigore al 77' - e la seconda squadra dei neroazzurri rovescia la partita in 15 minuti. Fatale un fallo di mano di Piran al 91'

Le foto di Pro Patria - Trento

Sconfitta più dolorosa non poteva arrivare per la Pro Patria, che nel quattordicesimo turno di campionato esce dallo stadio di Caravaggio con zero punti e lo sconforto per aver visto, nonostante la nebbiosa coltre bergamasca, una vittoria praticamente in pungo sfilare via dalle mani bustocche nel pieno recupero. (foto d’archivio di Roberta Corradin)

Colombo e Alcibiade: “Non si può perdere una partita che avevamo in mano”

Vano per i tigrotti bianco-blu, ai fini del risultato finale, il meraviglioso vantaggio firmato da capitan Nicco, un bolide messo a segno con una conclusione al volo al 40′ dagli sviluppi di calcio d’angolo calciato da Pitou. All’Atalanta Under 23 bastano infatti gli ultimi 15 minuti di gara per ribaltare il punteggio e porre sul 2-1 l’ultimo sigillo di una gara in cui gli orobici, fino al 77′, erano sempre andati a sbattere contro la muraglia di maglie rosse ben orchestrata da Colombo, almeno fino a quando i nervi hanno retto. Al computo degli errori si aggiunge anche un palo, non il primo, centrato da Toci ancora sullo 0-0.

Sliding-door del match il rigore sbagliato da Giacomo Beretta una manciata di minuti dopo l’ingresso in campo. Al 72′ l’attaccante della Pro Patria viene atterrato da Navarro in netto ritardo su una palla alzata dalla sinistra. Dagli undici metri nebbia e tensione offuscano la vista del numero 9, che non si dimostra glaciale – come fatto contro il Caldiero – e spreca l’occasione per chiudere il match sparando il pallone alto sopra la traversa. L’errore è un perseverare dal sapore diabolico, dal momento che già Pitou al 41′ non aveva sfruttato una voragine creata dai nerozzurri per completare, solo davanti al portiere orobico Bertini, un “uno-due” che non avrebbe lasciato scampo alla squadra di Francesco Modesto, oggi in campo privata all’ultimo della sua punta (di diamante) Vanja Vlahovic, bomber del campionato a quota 10 reti convocato da Gasperini in prima squadra.

Lo sperpero sotto porta sarà pagato a prezzo carissimo dai biancoblu: la resilienza della Pro Patria diventa improvvisamente un’arma che le si ritorce contro e che viene sfruttata dall’Atalanta a proprio vantaggio. Dopo una partita di assalti respinti ancor prima dell’ultimo passaggio, i “giovani della Dea” colpiscono proprio in contropiede al 77′ , quando Vavassori sfodera dal cilindro un coast-to-coast e dalla sua metà campo, si porta nel cuore dell’area di rigore, e fa concludere l’azione ad Alessio che non può sbagliare un rigore un movimento.

Il pareggio rovescia lo scenario della gara e sposta gli equilibri in campo, soprattutto quelli psicologici. Fino a poco prima del contropiede di Vavassori-Alessio la partita sembrava destinata alla vittoria di corto muso della Pro Patria, ma nei tigrotti si instilla la paura, che poi diventerà realtà, che tutto sia nuovamente in discussione, e che l’Atalanta voglia fare bottino pieno.

Il dramma sportivo per i tifosi biancoblu si conclude al primo dei quattro minuti di recupero. Panada mette in area una palla per Camara, Piran devia la sfera indirizzata all’attaccante col braccio largo, il direttore di gara non esita a fischiare il secondo rigore del mach. Sempre Panada si prende la responsabilità di battere il penalty, questa volta però il rigore è calciato alla perfezione sotto il sette, all’angolino dove Rovida e la maggior parte dei portieri non possono arrivare.

Si sa che il calcio condivide la durissima regola del gioco del trono, sul quale «o vinci o muori». E la Pro Patria si ritrova con un colpo di scena degno di una serie Tv dalla parte degli sconfitti, senza la possibilità di cambiare la sceneggiatura.  Intanto la classifica continua ad accorciarsi è il margine sui playout è ora annullato, con il rischio che stasera il Caldiero, in campo alle 20:30 contro il Lumezzane, scavalchi i tigrotti.

RIVIVI LA CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA PARTITA

Atalanta Under 23 – Pro Patria in diretta

ATALANTA U23-PRO PATRIA 2-1 (0-1)
Reti: 40′ Nicco (PPA), 32′ st Alessio (ATA), 46′ st rig. Panada (ATA)

Atalanta U23 (3-4-2-1): Bertini, Del Lungo, Comi (38′ Manzoni), Navarro; Bergonzi, Panada, Gyabuua, Scheffer (37′ st Renault); Artesani (17′ st Camara), Vavassori; Alessio (37′ st Muhameti). A disposizione: Pardel, Torriani, Armstrong, Mencaraglia, Sodero, Bilac. Allenatore: Modesto.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Bashi, Alcibiade, Sassaro; Somma (47′ st Terrani), Ferri, Nicco (47′ st Palazzi), Mallamo (17′ st Mehic), Piran; Toci (25′ st Beretta), Pitou (25′ st Curatolo). A disposizione: Pratelli, Reggiori, Ferrario, Miculi, Cavalli. Allenatore: Colombo.

Ammoniti: Toci (PPA), Mallamo (PPA), Alcibiade (PPA), Navarro (ATA), Terrani (PPA)
Espulso: Colombo (allenatore PPA)

Arbitro: Dorillo di Torino
Collaboratori: Storgato di Castelfranco Veneto e Di Carlo di Pescara
IV Ufficiale: Piccolo di Pordenone

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 09 Novembre 2024
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