Da Malpensa a Trento: i documenti che raccontano la storia del volo diventano digitali
Grazie ai fondi PNRR è stato ufficialmente avviato il cantiere che porterà alla digitalizzazione della Collezione Caproni, l'archivio della provincia di Trento che custodisce l'archivio del pioniere del volo
L’archivio della Collezione Caproni, dal nome del pioniere dell’aviazione italiana che proprio a Malpensa mosse i primi passi della storia del volo in Italia, sarà digitalizzato. È stato avviato ufficialmente il cantiere per la digitalizzazione dei documenti di proprietà della Provincia autonoma di Trento: un progetto reso possibile grazie ai finanziamenti dall’Unione europea – NextGenerationEU nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). La Collezione è molto rilevante perché comprende documenti relativi agli aeromobili oltre a una raccolta di opere d’arte a tema
L’iniziativa segna un’importante tappa per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale legato al celebre costruttore di aerei italiano, Gianni Caproni, e alla sua attività pionieristica nel campo dell’aviazione. “Ampliare l’accesso alla conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale è un obiettivo principe della strategia provinciale nel settore della cultura, proprio perché rispecchia un bisogno comune e una richiesta sempre più diffusa di conoscenza e di approfondimento” – afferma la vicepresidente e assessore alla cultura Francesca Gerosa.
“La digitalizzazione, con soluzioni innovative e d’avanguardia, come risulta da questo progetto dedicato alla Collezione Caproni all’interno del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale, avvia e apre un processo di trasformazione e un’opportunità di cambiamento fondamentale nella valorizzazione dei beni culturali, creando un ecosistema capace di sviluppare la domanda e contemporaneamente promuovere la conservazione e la ricerca. L’obiettivo di questo progetto non è solo quello di riprodurre un patrimonio culturalmente rilevante ma di operare una variazione di paradigma nel campo degli approcci metodologici di avvicinamento a un ‘paesaggio culturale’ multiforme, complesso e articolato com’è quello attuale per dare vita a esperienze e opportunità di cambiamento radicale dei servizi culturali”, sottolinea Gerosa.
Nell’ambito del progetto di digitalizzazione è stato attribuito alla Provincia autonoma di Trento l’importo complessivo di 654.903,50 euro, per un numero minimo di oggetti digitali prodotti pari a 163.726 entro il termine del 31 dicembre 2025. La digitalizzazione è stata affidata ad un RTI composto da CNS (Consorzio Nazionale Servizi), Rear e Mida Digit, azienda del Gruppo Panini Cultura, già coinvolto in numerose iniziative PNRR. Panini Cultura, per affrontare al meglio le sfide tecniche dei cantieri di digitalizzazione su larga scala previsti dal PNRR, ha implementato soluzioni hardware e software d’avanguardia, garantendo i massimi standard tecnologici e operativi.
Documenti di ogni tipo in digitale ad alta qualità
La digitalizzazione della Collezione Caproni verrà eseguita con tre linee di scansione, operanti simultaneamente. Queste, che utilizzeranno innovativi scanner planetari robotici progettati dal Gruppo, permetteranno di acquisire documenti cartacei, sciolti e rilegati, di diverse dimensioni e tipologie, garantendo una digitalizzazione di alta qualità, conforme agli standard previsti dal PND.
Una delle collezioni più importanti per il mondo aeronautico
“La digitalizzazione della Collezione Caproni rappresenta per noi non solo una sfida tecnica, ma anche un’occasione unica per mettere a frutto la nostra esperienza e le nostre tecnologie d’avanguardia, contribuendo a preservare e valorizzare un patrimonio storico di grande rilevanza” afferma Lucia Panini, presidente di Mida Digit. La Collezione Caproni – ricomposta oggi a Trento – è tra le più importanti raccolte a tema aeronautico a livello mondiale e comprende non solo aeromobili ma anche motori, eliche e altri cimeli storici, oltre ad un’importante raccolta di opere d’arte a tema aeronautico, una biblioteca specialistica e un archivio documentale e fotografico che si estende su alcune migliaia di metri lineari. Con grande lungimiranza, sin dal 1910 – anno di inizio della sua attività di costruttore aeronautico – Gianni Caproni decise l’accantonamento all’interno delle sue officine degli apparecchi più importanti da lui progettati via via che questi venivano superati. Questo portò alla costituzione della più antica collezione di aeromobili al mondo, primato a cui nel 1927, anno della fondazione ufficiale del Museo Aeronautico Caproni di Taliedo, si affiancò quello di primo museo aziendale italiano. La digitalizzazione di almeno parte dei beni che appartengono alla Collezione Caproni, per la loro messa a disposizione in modalità digitale nel pubblico dominio attraverso l’infrastruttura nazionale I.PaC – realizzata dall’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura – permetterà di conoscere e di fruire in piena autonomia di un patrimonio di altissimo valore culturale.
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