Un nuovo parco urbano per Gallarate, nel quartiere di Cajello?
Lo propone l’opposizione di centrosinistra, a poca distanza dall’area del boschetto di via Curtatone abbattuto questa estate. “Proposta fattibile usando i fondi per le compensazioni”
Un nuovo parco e bosco urbano a Gallarate: lo propone il centrosinistra cittadino, all’opposizione, come forma di “risarcimento” per la perdita del boschetto di via Curtatone, quello abbattuto a inizio settembre per far posto alla nuova scuola unica Cascinetta-Cajello.
E la proposta del parco insiste proprio sullo stesso quartiere, la zona di confine tra i due rioni, un ampio terreno lungo la via Ortella, il prolungamento di già Curtatone oltre la autostrada.
“Noi abbiamo sempre chiesto e chiediamo che ci siano compensazioni ambientali nei quartieri interessati, con un numero di piante più che corrispondenti a quelle tagliate” dice Giovanni Pignataro, capogruppo del Pd in consiglio comunale. L’area dell’ex boschetto di via Curtatone, oggi cantiere della nuova scuola
Da dove nasce l’idea del parco?
“Il Pgt, approvato nel 2014, nella sua parte ancora in vigore, prevede un terreno lungo via Ortella marcato come V verde, di superficie quasi doppia rispetto al boschetto”. Terreno in parte comunale (circo un terzo andando q spanne) in parte il proprietà privata ad utilizzo attualmente agricolo, anche se ormai una buona parte di terreni è incolto.
“È forse l’ultimo terreno agricolo rimasto a Cajello, la nostra idea è preservare un’area che è sì interclusa tra le case ma che possiamo considerare preziosa e produttiva per il benessere dei cittadini” aggiunge Cesare Coppe, della lista civica centrista Città e vita.
“ Pensiamo ad un parco parco all’ interno del rione che possa riconnettere diverse parti del quartiere e offrire qualità ambientale”.
Punti qualificanti: ripiantumare una superficie d numero di piante pari a quelle perse in via Curtatone; la tutela degli orti urbani esistenti in zona; la creazione di un passaggio pedonale e ciclabile tra una traversa della via Varese e il cimitero di Cajello (duecento metri circa), “che creerebbe una connessione interessante e si connetterebbe con l’anello ciclabile già previsto” continua Coppe. Infine consentirebbe di intervenire per riqualificare e rendere più verde anche l’area tra il cimitero di Cajello e la zona del campo sportivo di via Passo Sella, oggi in parte degradata.
Il centro sinistra Gallarate prende ad esempio un’opera realizzata da un’amministrazione di centrodestra, il Parco di città creato a Cassano Magnago aggregando una serie di terreni agricoli e rendendoli attrezzati e accessibili. Darebbe valore a quest’area facendo vivere la comunità. L’intervento a Cassano era stato realizzato grazie ai fondi di compensazione dell’autostrada Pedemontana, in questo caso invece secondo il centrosinistra si potrebbe ottenere una trasformazione dell’area usando i fondi già vincolati dal Parco del Ticino per compensazione della perdita del boschetto in via Curtatone.
“Sarebbe un vero progetto di rigenerazione urbana, incentrato su mobilità dolce e recupero di aree, oltre alla ripiantumazione di alberi” conclude Coppe.
Da questo punto di vista una preoccupazione è proposta ulteriore è arrivata dal comitato Salviamo gli alberi: “A Gallarate ancora manca un censimento degli alberi” dice Laura Pastorelli. “Compensare un’area non significa solo piantare un certo numero di alberi, vuol dire ricreare un ambiente”
Un ultimo aspetto viene evocato da Davide Ferrari del Pd: “L’intervento consente di pensare alla connessione tra i due quartieri, completamente ignorati dal progetto Grow29. Oggi intorno alla scuola si prevedono solo due ingressi per primarie e medie, per dire: non c’è neanche lo spazio per i genitori per accedere”.
L’area è tanto ampia da costituire una connessione tra parti relativamente distanti, quali l’asse di via Varese, Cascinetta e Cajello. Una sfida interessante.
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