Sempre meno giovani prendono la patente? I vostri commenti tra costi proibitivi e cambio generazionale
Dopo il nostro recente articolo su questo cambiamento, il dibattito si è acceso sui social, con tanti commenti che hanno offerto uno spaccato interessante sulle diverse ragioni dietro questa tendenza
Prendere la patente a 18 anni non è più un rito di passaggio obbligato come una volta.
Dopo il nostro recente articolo su questo cambiamento, il dibattito si è acceso sui social, con tanti commenti che hanno offerto uno spaccato interessante sulle diverse ragioni dietro questa tendenza. Tra costi proibitivi, nuove abitudini e un mondo sempre più digitale, le risposte sono state tante e variegate.
Indipendenza o dipendenza?
Per molti, la patente resta sinonimo di indipendenza. Lo dice chiaramente Giuseppe, che racconta con orgoglio l’esperienza della figlia:
“Mia figlia fatta patente a 18 anni ha la macchinina sua e come feci io a 18 anni non chiede nulla a nessuno. Indipendenza la chiamavo e la chiamo ancora oggi.”
Anche Marta non ha dubbi sull’utilità pratica della patente:
“Ma status symbol cosa? La patente è utile per essere indipendenti!”
Eppure, questa visione si scontra con quella di chi ritiene che oggi i giovani siano troppo dipendenti dai genitori. Valeria commenta con ironia:
“Hanno i genitori che li accompagnano ovunque fino a 30 anni, poverini!”
Anche Gloria osserva con sarcasmo:
“I genitori con i loro SUV ormai li portano dentro la scuola, il ristorante e al McDonald’s.”
Il peso del portafoglio
Non è solo una questione di scelte personali. Molti lettori concordano sul fatto che prendere la patente sia diventato un lusso costoso. Elisabetta riassume il pensiero di molti:
“Costa un occhio della testa…”
Anche Laura sottolinea il problema economico:
“Con quello che costa è diventata un lusso pure la patente!”
Il commento di Francesco è ancora più diretto:
“50/60 euro a guida e vi domandate perché la gente non fa più la patente? Viene a costare più del doppio rispetto a dieci anni fa!”
Chi ha figli in età da patente inizia già a preoccuparsi. Katia scrive con ansia:
“Una guida costa quasi quanto la mia paga di una giornata di lavoro. Meglio iniziare a metterli da parte!”
Nuove abitudini e tecnologie
Il mondo è cambiato e con esso le esigenze dei più giovani. Come osserva il nostro giornalista Roberto Morandi, la vita digitale ha ridotto la necessità di spostarsi fisicamente:
“C’entra davvero molto la rilevanza della vita digitale, che rende meno importante vedersi fisicamente o frequentare uno specifico luogo.”
Molti ragazzi preferiscono muoversi con i mezzi pubblici o con soluzioni alternative come i monopattini elettrici. Andrea è lapidario:
“Usano il trasporto pubblico.”
Gianluca nota con ironia:
“Ovvio, hanno i monopattini e non rischiano nulla.”
Il contesto conta
La necessità di avere la patente dipende spesso da dove si vive. In una città con trasporti pubblici efficienti, è più facile farne a meno. Ma nei piccoli centri o nelle aree rurali, la situazione è diversa. Alberto lo spiega chiaramente:
“Dipende da dove vivi. Se sei in città no, ma se vivi nei piccoli paesi per forza la devi fare.”
Lo stesso concetto è ribadito da Massimo:
“In alcuni posti senza non puoi fare niente.”
Un cambio di prospettiva
Tra chi vede la patente come una responsabilità, chi come una libertà e chi come un peso economico, una cosa è certa: le priorità dei giovani stanno cambiando. Alcuni rimpiangono i tempi passati, come Ettore, che ricorda con nostalgia la sua esperienza del 1972:
“Fatta da privatista con la iperbolica spesa di 9.000 lire (circa 5 euro di oggi), alla Motorizzazione di Milano utilizzando la Fiat 1100 del mio Vecchio… Che tempi!”
Altri, come Tony, pensano che sia giusto prendersi il proprio tempo:
“La patente uno debba prenderla quando si sente pronto, anche perché è una grande responsabilità.”
Patente sì, patente no: una scelta personale
In definitiva, il calo delle patenti a 18 anni riflette un cambiamento profondo nella società. Che sia per motivi economici, per una maggiore dipendenza dai genitori o per l’ascesa della mobilità alternativa, la patente non è più un passaggio obbligato. È diventata una scelta personale, dettata dalle circostanze e dalle esigenze di ciascuno.
In questi giorni su questo tema abbiamo anche affrontato la difficile situazione determinata dalla carenza di personale nelle motorizzazione civili che, ad esempio, a Varese ha serie ripercussioni sui tempi di attesa anche per il conseguimento della patente:
L’attesa per la patente è un percorso a ostacoli: a Varese lunghi ritardi alla motorizzazione
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