Cinque morti, tra i quali il proprietario tailandese del Leicester Vichai Srivaddhanaprabha, proprietario della squadra e del colosso King Power. Per questo incidente avvenuto nel 2018 Leonardo, proprietario di Agusta Westland che ha sede a Cascina Costa di Samarate, è a processo davanti all’Alta Corte inglese con una richiesta di danni da 2,5 miliardi di euro per perdita di guadagni e altri danni dovuti alla prematura morte.

L’elicottero che trasportava il magnate, il pilota e altre tre persone era un Agusta Westland 169, prodotto nel Varesotto, che avrebbe avuto un problema al rotore di coda secondo l’AAIB (Air Accident Investigation Branch) che però avrebbe confermato anche come l’elicottero rispondesse a tutti i requisiti di sicurezza britannici. Era appena decollato dal prato del King Power stadium che solo due anni prima aveva festeggiato il primo storico titolo nazionale della squadra di casa con Claudio Ranieri come allenatore.

Il colosso statale dell’aerospazio Leonardo, che ha acquisito la storica società elicotteristica con sedi a Sesto Calende e Cascina Costa di Samarate, «sta valutando» con i propri consulenti legali e compagnie assicurative la richiesta di risarcimento avanzata dalla famiglia dell’uomo d’affari thailandese e «intende difendersi» nella causa per l’incidente che provocò la morte del presidente del Leicester City e di altre quattro persone: «Ogni altro commento sulla richiesta è prematuro».

Il report finale dell’Air Accident Investigation Branch (AAIB) su cui si basa l’azione legale «non ha indirizzato alcuna raccomandazione a Leonardo» e ha concluso che il gruppo «ha rispettato tutti i requisiti normativi sia nella progettazione sia nella costruzione e dell’AW169».