Un pomeriggio e una notte sottozero di lavoro. Risolta la fuga di gas a Samarate
Stamane ultimi controlli per verificare presenza gas negli ambienti delle case. Rientrate nelle loro abitazioni sedici famiglie evacuate dalle due palazzine
Stamani ultimi controlli per verificare presenza gas nelle case di via Verdi Samarate. Il sindaco Alessandro Ferrazzi, dopo un pomeriggio e una notte di lavoro ininterrotto per risolvere il problema, ha fatto il punto della situazione: «I tecnici dell’azienda gas hanno lavorato per ore in condizioni proibitive, ieri notte c’erano -2 gradi e si lavorava senza guanti nei punti più delicati. Per isolare il tratto di condotta e riparare hanno dovuto realizzare anche tre scavi».
UNA NOTTE DI LAVORO
Sul posto sono intervenuti fin dalla prima segnalazione i Vigili del fuoco. L’intercettazione della fuga è avvenuta verso l’una di notte e dalle a partire dalle 4, dopo verifiche con strumentazione, si è ripristinata la viabilità.
Il Comune si è attivato per trovare un alloggio per le persone che inizialmente non l’avevano, ma poi alla fine tutte le persone sfollate sono andate presso parenti.
Le verifiche fatte poi nei vari alloggi hanno consentito il rientro delle 16 famiglie evacuate di due palazzine. Rimangono evacuate ancora due famiglie, dell’altra unità abitativa restante, per presenza di gas all’interno di tubazioni dei cavi corrente. Con compressore si procederà a spingere il gas ancora presente nelle tubazioni per poi consentire dopo le ulteriori verifiche l’ingresso anche in queste due ultime unità.
ASFALTO RIPRISTINATO
Una volta effettuato lo scavo per la riparazione, si è proceduto immediatamente al ripristino del manto stradale. «Stanotte alle due e mezza hanno iniziato le operazioni di asfaltatura – continua il sindaco – Organizzate nel pomeriggio grazie anche al fatto che avevamo asfalto in deposito. Finita l’asfaltatura abbiamo potuto riaprire la Statale».
LA CONTESTAZIONE E I DANNI
«All’azienda che stava operando per la posa della fibra ottica verranno ovviamente fatte le contestazioni del caso – conclude Ferrazzi – per il danno arrecato, per le spese sostenute dal Comune, che ha mobilitato per ore anche i volontari di Protezione Civile. In futuro poi stiamo lavorando al Manuale di Manomissiome del Suolo Pubblico, che preveder tutte le regole per interventi sul sottosuolo, proprio per evitare casi come questo, specie quando intervengono ditte di grandi dimensioni e non del territorio che non conoscono le reti».
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