Il libro, i bambini e l’ascolto: a Cardano la cultura costruisce cittadinanza consapevole
Carmelo Todoverto ha modificato la sua opera installata trent'anni fa. Un intervento che celebra il traguardo dei tre decenni di Casa della cultura
Sabato 18 gennaio, a Cardano si è tenuta la manifestazione per celebrare i 30 anni dall’apertura della Casa delle Cultura in Villa Prandi, con l’inaugurazione della riqualificazione di una installazione artistica di Carmelo Todoverto: al gran libro intelaiato in acciaio sono state aggiunte due silhouette di bambini che stupiti indicano il libro e, così incuriositi, si interrogano su lui.
«Il titolo dell’installazione già assegnato nel 1995 “La memoria del tempo” continua a essere valido perché il nostro auspicio è che quei due bambini si accorgano che ci si apre al futuro senza dimenticarsi del passato anzi costruendo sulla memoria» dice l’assessora alla cultura Paola Torno.
«Per dare risposte alle sfide aperte nella Cardano di oggi sappiamo di dover tener conto dei mutamenti e delle trasformazioni tecnologiche e sociali; delle nuove modalità di interazione tra le persone. La bellezza della musica, del patrimonio librario, dell’arte visuale e di quella coreutica dovranno stare accanto alle esigenze della “smart generation”, e dell’intelligenza artificiale. Mai però si dovrà dimenticare che la cultura ha sempre avuto valore sociale, che aiuta nella costruzione della cittadinanza consapevole»
«Nelle nostre intenzioni, la Casa della Cultura, nei cui locali ha sede la biblioteca pubblica e nei nuovi spazi diffusi che stiamo individuando, e le iniziative culturali che intraprenderemo avranno valore se sapranno potenziare relazioni all’interno della comunità».
«La manifestazione di ieri ci ha confortati e soddisfatti perché ha avuto proprio il volto della socialità, quello stare bene insieme che tanto a noi Amministratori sta a cuore. Dopo la cerimonia formale del taglio del nastro, le oltre 50 persone presenti hanno percorso di buon grado il non breve tragitto che dal Comune porta a via Mameli, per accomodarsi in sala Ipazia e nell’atrio a vetrate dove l’artista gallaratese Todoverto ha presentato la sua personale ”La Memoria e il Sapere” e la professoressa Allegrati ha illustrato la nascita del genere “libro d’artista” e la sua fortuna da Blake a oggi. La platea attenta, con applausi, sorrisi e strette di mani, ha mostrato interesse e gratitudine, intrattendosi anche a lungo e piacevolmente negli spazi ritrovati del complesso di Casa Paolo VI».
«Come non accodarsi alla massima di G. Giusti già incisa nella targa all’installazione nel 1995: ” il fare un libro è men che niente, se il libro fatto non rifà la gente”».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.