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“Altro che allarmismo, i dati sugli incidenti confermano le preoccupazioni sulla sicurezza stradale”

I dati emersi dalla relazione della Polizia Locale, secondo il consigliere di minoranza Giovanni Pignataro, confermano la necessità di scelte per la sicurezza, dalle "zone 30" in punti specifici agli incroci rialzati. "Plauso alla Locale per i controlli, quel che manca è la scelta politica"

Incidente via Aleardi

«I numeri degli incidenti a Gallarate ci dicono che l’assenza di politiche sulla sicurezza genera un peggioramento della situazione», dice Giovanni Pignataro, consigliere comunale di minoranza, commentando i dati divulgati in occasione di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale. «Non eravamo noi allarmisti, era la realtà» (nella foto: incidente con tre veicoli coinvolti, all’incrocio via Aleardi-via Madonna in Campagna)

Il riferimento è alla polemica della primavera scorsa, quando le opposizioni lanciarono una campagna per la sicurezza stradale e vennero accusate di «allarmismo» dall’amministrazione.

«La Polizia Locale sta facendo un grandissimo lavoro» premette Pignataro. «Queste considerazioni non sono contro la Polizia Locale (che è anche sotto organico) ma contro le scelte politiche, perché la politica è completamente sorda ai problemi reali della città, tra cui c’è anche la sicurezza stradale».

Il tema è stato toccato più volte dalle minoranze e proprio Pignataro è stato promotore di una serie di mozioni, poi respinte.
In particolare il consigliere dem torna alla scorsa primavera: «Nello scorso mese di maggio, dopo la raccolta firme di FIAB che proponeva interventi, avevamo preparato una mozione per la sicurezza, che è stata respinta dalla maggioranza. Quando portammo i dati Istat fummo tacciati di essere allarmisti, generatori di paura, che trasformano la realtà in propaganda. Oggi i numeri non sono neppure quelli dell’Istat, ma sono della Polizia Locale. E confermano la percezione che Gallarate la situazione di far west, di crescente rischio, senza che sia stata portata avanti alcuna scelta sul tema. E ci troviamo in un quadro di insicurezza che è percepito anche dai cittadini».

Pignataro riparte dalle proposte dell’ultima mozione, che era stata scritta in modo comunque da lasciare ampia possibilità di scelta alla maggioranza: «Non stiamo certo chiedendo la zona 30 su tutta la viabilità come fatto a Bologna, dove peraltro sembra aver prodotto già risultati interessanti. A Gallarate la realtà è che non abbiamo incroci rialzati, non abbiamo rallentatori (tranne uno solo davanti al Falcone), non sono state introdotte nuove zone scolastiche, non si è intervenuti con Zone 30 in modo puntuale». Cosa intende? «Penso ad esempio alla via Cattaneo a Sciarè, dove in vari momenti del giorno c’è un gran movimento di persone a piedi, con i pendolari che escono dalla stazione, la scuola materna, l’oratorio. Lì avrebbe senso pensare ad una riduzione della velocità, con un intervento sulla strada»

Per Pignataro, in ogni caso «manca una progettualità generale della viabilità», che individui come agire e una strategia generale su traffico, sosta, sicurezza. «Anche interventi specifici dovrebbero essere innestati in una progettualità generale».

Anche sui provvedimenti specifici Pignataro vede una scarsa coerenza con un disegno complessivo: «Sulla Via Monte Leone è stata realizzata una corsia ciclabile, senza dirlo: l’amministrazione per anni ci ha accusato di volere “disegnare righe con la vernice” e poi alla prova dei fatti ha continuato con la stessa soluzione. Bene, ma di fatto ha smentito la linea del centrodestra che considerava le corsie ciclabili inutili».

Pignataro annuncia anche che le opposizioni hanno «chiesto la convocazione di una commissione lavori pubblici in cui venga illustrato il progetto della Mornera», su cui sono stati “girati” i fondi regionali inizialmente previsti per la soppressione del passaggio a livello a Crenna (anche questo passaggio è stato al centro di una polemica nei mesi scorsi). «Non sappiamo i dettagli di questa creazione di barriere, né dal ridisegno. La spesa è importante ed è giusto che le decisioni vengano condivise. Ad esempio: è possibile introdurre cordoli per separare le ciclabili? Potrebbe essere opportuno un ridisegno delle corsie e un eventuale separazione tra i due sensi di marcia?».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Gennaio 2025
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