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Ryanair torna alla carica: “La tassa d’imbarco è un freno per Malpensa, abolitela e porteremo più aerei”

Per la stagione summer 2025 Ryanair baserà otto aerei a Malpensa. E rilancia la battaglia contro la tassa "territoriale", recentemente aumentata dal governo

ryanair

Ryanair vorrebbe investire di più in Italia, ma è pronta a farlo solo se il governo toglierà la addizionale sui biglietti aerei.
«Quella che abbiamo presentato a Milano e Roma oggi una stagione summer importante, ma non è una summer di crescita, non prevede nuovi aeromobili basati, per la presenza della addizionale comunale sta frenando la crescita», dice Fabrizio Francioni, Head of Communications Italy Ryanair

La battaglia di Ryanair contro l’addizionale comunale d’imbarco è nota: la tassa (che finisce per lo più nelle casse di Roma, a dispetto del nome) non piace alle compagnie, in particolare alle low cost, e Ryanair è la più schierata su questo.

La polemica è rilanciata dopo che il governo Meloni ha deciso, in finanziaria, un aumento di 50 centesimi per i voli extra-Ue dagli aeroporti classificati come maggiori, quelli oltre i 10 milioni di passeggeri annui.

«L’aumento dell’addizionale comunale sta soffocando la crescita» dice Francioni. E lo dice rispetto agli scali milanesi di Malpensa e Bergamo-Orio al Serio, classificati tra gli aeroporti maggiori. «Oggi abbiamo 30 aeromobili sugli aeroporti di Lombardia, per un totale di 30 miliardi di dollari di investimento, con 156 rotte e 18,7 milioni di passeggeri. A Malpensa abbiamo 8 aeromobili, con 45 rotte, per una previsione di 5,2 milioni di passeggeri e un totale di 4 mila posti di lavoro».

«Oggi in Europa ci sono Stati che stanno diminuendo le tasse aeroportuali, come nel caso della Polonia. L’appello al governo è guardare in casa, ad Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia, dove la addizionale è stata abolita. Tra l’altro si chiama ancora addizionale comunale, ma ai Comuni va solo una parte minima».

Per la stagione winter Ryanair aggiunge un ottavo aereo a Milano Malpensa

In cambio dell’abolizione, Ryanair dice di poter investire di più sul mercato italiano: «Al governo italiano abbiamo rinnovato la nostra proposta: se viene abrogata, Ryanair è pronta ad investire con 40 nuovi aeromobili, per una stima di 20milioni di passeggeri in più. Con 1500 posti di lavoro in più tra diretto e indotto».

Ovviamente per Ryanair significherebbe anche aumentare la possibilità di guadagni: perché certo la Calabria o l’Abruzzo sono mercati interessanti, Ronchi dei Legionari (in Friuli) è appetibile per la relativa vicinanza a Venezia, ma un cambio di rotta sui due scali di Milano – se si abolisse la tassa – aprirebbe spazi di guadagno significativi, visti i volumi.

In aviazione ci sono solo due stagioni, winter e summer

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Gennaio 2025
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