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Furti, spaccio e truffe: quattro “espulsi” da Castano Primo

Il provvedimento di prevenzione della Questura, proposto dalla Polizia Locale castanese, colpisce quattro pregiudicati già "pizzicati" in zona

Polizia Locale Castano

Gli approfondimenti investigativi operati dall’ufficio di polizia giudiziaria del Comando di Polizia locale di Castano Primo e Nosate hanno consentito di raccogliere elementi utili perché la Questura di Milano emettesse le misure di prevenzione del “divieto di ritorno” dal territorio comunale di Castano Primo.

Provvedimento amministrativo che in relazione al profilo di pericolosità sociale del singolo soggetto può avere una durata che va da uno a tre anni.

La mossa della Questura è resa possibile dal monitoraggio e dal controllo del territorio che permette alla Locale di conoscere le figure di possibile allarme sociale.

Chi sono?
M. C. L. (classe 2005) è un italiano gravato da precedenti specifici per truffa a carico di soggetti di categoria fragile. Era stato già denunciato a Castano per truffa.

L. S.  (classe 1990), anche lui italiano, gravato da precedenti per reati contro il patrimonio e l’autorità. La Polizia locale di Castano l’aveva beccato con cento grammi di droga al seguito.

F.F.  (classe 1981), italiano, ha invece precedenti per reati contro il patrimonio, la persona e spaccio di sostanze stupefacenti. Così come S. F. (21 anni, anche lui italiano), anche lui protagonista di un giro di spaccio intercettato dagli agenti della Polizia Locale castanese.

Se i quattro violeranno il provvedimento di divieto andranno incontro alla reclusione da sei a diciotto mesi ed alla multa fino a diecimila euro.

«Non solo sicurezza percepita, ma soprattutto azioni concrete al fine di prevenire i fenomeni di allarme sociale e di prevenzione dei reati. Quotidianamente equipaggi del Comando di Castano Primo e Nosate, spesso anche in sinergia operativa con le pattuglie dei Carabinieri effettuano costanti servizi di controllo del territorio dove oltre alla vigilanza delle strade ed agli accertamenti sui veicoli, garantiscono la sicurezza della circolazione e permettono l’identificazione di vari soggetti, così come avviene in occasione d’interventi d’iniziativa od a seguito di segnalazioni e richieste di intervento da parte dei cittadini nell’ambito anche della cd. “sicurezza partecipata” o di chi si rivolge al numero unico di emergenza 112 che ricordiamo essere il corretto canale in caso di emergenza in quanto permette l’ottimale gestione delle richieste d’intervento sul territorio».

Pubblicato il 26 Marzo 2025
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